Verme solitario: cos’è, sintomi, cause, trattamento
Il verme solitario, conosciuto anche con il nome di tenia, è un parassita intestinale dalla struttura pluricellulare. Vediamo, nelle prossime righe, come si manifesta e come bisogna muoversi per trattarlo.
Verme solitario: di cosa si tratta?
Quando si parla del verme solitario, si inquadra, come sopra accennato, un parassita pluricellulare noto anche come tenia. Dalla struttura piatta ed estremamente lungo, è noto per il fatto di infestare in maniera specifica l’intestino dell’organismo ospite.
Per essere precisi, bisognerebbe parlare di tenie al plurale. In natura, infatti, esistono diverse centinaia di specie. Nel caso specifico dell’essere umano, sono solo tre quelle che possono provocare problemi. Si tratta della Taenia Solium, della Taenia Saginata e della Taenia Asiatica.
L’ingresso nell’organismo avviene a seguito dell‘ingestione delle uova. Queste ultime possono essere presenti nella carne o nei muscoli di animali contaminati, ma anche in altri alimenti.
Sintomi
Quando si pensa agli effetti dell’infestazione da verme solitario, tra i principali sintomi che vengono in mente rientrano quelli gastroenterici, dovuti all’arrivo delle uova del parassita a livello intestinale.
Non bisogna però dimenticare la capacità della tenia di diffondersi anche in altri organi, come per esempio il fegato e i polmoni. In questi frangenti, si può parlare di una vera e propria interferenza con il loro funzionamento e con conseguenze serie per la salute dell’individuo.
LEGGI ANCHE: Malato di cancro operato all’intestino: i medici gli asportano l’organo sano
Cause
Le cause dell’infestazione da parte del verme solitario sono molteplici. Di seguito, elenchiamo le principali:
- Consumo di carni crude bovine o di maiale contaminate (il pericolo è concreto anche in caso di carne poco cotta).
- Consumo di acqua entrata in contatto con le feci di una persona o di un animale con infestazione da verme solitario.
- Contatto con l’abbigliamento o con la biancheria di una persona affetta da verme solitario.
Diagnosi
L’infestazione da tenia può rivelarsi inizialmente asintomatica. Per questo motivo, il parassita ha spesso la possibilità di proliferare in maniera praticamente indisturbata. Esistono però dei segnali da non trascurare. Tra questi rientra l’insorgenza di nausea o di episodi di diarrea. Questi sintomi sono dovuti soprattutto al fatto che il corpo, in qualche modo, riconosce la tenia come qualcosa di estraneo.
Il segnale di principale dell’insorgenza di verme solitario riguarda però la presenza di pezzi di tenia nelle feci. A livello visivo, si presentano come dei frammenti mobili di materiale tendente al biancastro. Quando ci si accorge di questa situazione, è opportuno prenotare un esame delle feci per confermare la diagnosi.
Trattamento
Il trattamento contro la tenia è di natura farmacologica. I medicinali sono finalizzati a favorire l’eliminazione del parassita attraverso l’espulsione delle feci. Può capitare che l’approccio farmacologico non risulti efficace. In questi frangenti, si ricorre a un intervento chirurgico con asportazione del parassita dall’ambiente intestinale.
LEGGI ANCHE: Ricerca italiana promettente per i tumori gastrointestinali