6 segni di vecchiaia psicologica (e come evitare che accada)
Ci sono persone che, a 60 anni, sono molto attive e allegre, vanno sempre di fretta da un posto all’altro; e altre che, a 30 anni, appaiono sempre annoiate e stanche. Questo paradosso ha una spiegazione: l’interesse nei confronti della vita ha più a che vedere con l’auto-percezione e l’auto-consapevolezza piuttosto che con l’età biologica. E ciò influenza la salute e la mentalità.
Segni di vecchiaia psicologica
Non puoi goderti la vita. Sei sempre scontento di te stesso e degli altri.
Vivi nei ricordi del passato, invece di pianificare in anticipo il futuro.
Dubiti della tua forza e delle tue abilità, rifiutandoti di dedicarti a una nuova attività.
Non riesci a stare al passo con i progressi e non vuoi imparare a usare nuovi dispositivi e strumenti.
Non puoi controllare le tue emozioni.
La mentalità negativa non ti permette di prenderti una pausa.
Passi verso l’invecchiamento positivo
A chi si è riconociuto almeno in un paio di punti di cui sopra, e che non si sente ancora pronto per la vecchiaia psicologica, si consiglia di riconsiderare l’atteggiamento. Tutto ciò che serve è abbracciare l’idea dell’invecchiamento positivo e compiere alcuni passi chiari.
Condurre uno stile di vita sano con sonno quanto basta e alimentazione sana.
Comunicare il più possibile con persone di diversa estrazione sociale e professionale.
Restare fisicamente attivi, facendo almeno 30 minuti di esercizi mattutini.
Non lasciare che il cervello resti inattivo. Leggere libri, risolvere puzzle e cruciverba, scrivere lettere e così via.
Individuare il positivo in ogni cosa e godersi la vita.
Imparare a gestire lo stress coscientemente.
Avere regolare controlli medici.
L’invecchiamento, insomma, può essere piacevole, attivo e stimolante. Basta volerlo!
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