Varicella: perché è più pericolosa da adulti?
Quando si parla di varicella, si inquadra una delle malattie infettive pià contagiose. Come ricordato agli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, è provocata dal virus Varicella Zoster. Frequente nei bambini, può risultare particolarmente pericolosa se contratta da adulti. Seguici nelle prossime righe per scoprire come mai.
Sintomi e incubazione
Prima di entrare nel vivo dei motivi per cui la varicella è più grave se contratta da adulti, parliamo della sua incubazione, che si contraddistingue per una durata di 2/3 settimane. Una volta trascorso questo lasso di tempo, la malattia inizia a palesarsi attraverso rush cutanei. I pazienti che vengono infettati dal virus della Varicella Zoster possono andare incontro anche a febbre non alta e a leggere sensazioni di malessere.
Dopo questo esordio, trascorsi 3/4 giorni si ha a che fare con la comparsa di papule rosa piccole e pruriginose, che si possono notare soprattutto a livello di testa, viso e arti. Le papule si convertono in vescicole e, in fase finale, diventano croste che poi cadono.
Nella maggior parte dei casi, la varicella non crea problemi e passa nell’arco di 7/10 giorni. Esistono, in questo quadro, dei casi particolari. In questo novero è possibile includere quelli relativi alla malattia negli adolescenti e negli adulti.
Quando la varicella si rivela particolarmente grave
Esitono dei casi in cui la varicella da adulti si rivela particolarmente grave. Tra queste eventualità è possibile citare le situazioni in cui la malattia virale colpisce un soggetto immunodepresso. Notevolmente a rischio sono i pazienti con diagnosi di HIV, così come i soggetti che stanno seguendo un percorso di chemioterapia, per non parlare dei pazienti sotto trattamento con steroidi per via dell’asma.
In media, la varicella causa rarissime complicanze nei bambini sani. I problemi possono palesarsi nei casi in cui il virus colpisce neonati, adolescenti o adulti immunodepressi. Tra le complicanze più diffuse è possibile citare l’insorgenza di infezioni batteriche a livello delle lesioni cutanee, così come problemi gravi come l’atassia cerebrale. Nel caso degli adulti, la complicanza più diffusa è la polmonite.
Se si ha una persona immunodepressa in famiglia, qualora un altro membro del nucleo dovesse contrarre la varicella, è opportuno tenerlo isolato. Quando sussiste il rischio di trasmettere il virus a un soggetto immunodepresso, può risultare utile il vaccino (ovviamente prima della somministrazione è opportuno chiedere consiglio al proprio medico curante).