Vaporizzatori e salute. Cosa c’è da sapere
Un mercato che è cresciuto negli ultimi mesi grazie alla liberalizzazione della cannabis light, quella a contenuto quasi zero i Thc; di pari passo con questa opportunità è esplosa la vendita dei vaporizzatori, dispositivi che nascono per consentire di riscaldare una sostanza da andare poi ad inalare sotto forma di vapore, nel momento in cui i componenti attivi rilasciano le proprietà delle quali dispongono.
I vaporizzatori sono diventati comunemente noti negli ultimi mesi proprio in virtù della possibilità di fare uso, in modo totalmente lecito, della cannabis light. Un mercato in grande crescita soprattutto in rete, tramite siti e portali specializzati: ma come funziona un vaporizzatore e quali sono gli effetti benefici ed i potenziali rischi per la salute?
Effetti dei vaporizzatori per la salute
Un vaporizzatore ha un meccanismo totalmente differente rispetto alla tradizionale sigaretta che prevede la combustione: sfrutta un un flusso d’aria calda tramite il quale estrae le componenti attive della sostanza presente al suo interno creando vapore che è libero da catrame. Ecco perché con i vaporizzatori è consentito, ad esempio, fumare in ambienti chiusi (cosa che invece non è consentito fare con la sigaretta).
Niente combustione quindi: mantenendo l’esempio della cannabis, la sostanza presente nel vaporizzatore non avrà alcun contatto diretto con una fonte di calore e, di conseguenza, non ci sarà alcuna combustione. Quali sono i vantaggi per la salute?
- Minori residui di combustione rispetto alla sigaretta tradizionale;
- Possibilità di fare ricorso a minori quantità di sostanza; con la vaporizzazione si consuma meno;
- Possibilità di sperimentare un sapore più pulito di quello che si sta fumando.
Vantaggi e svantaggi del vaporizzatore
In sostanza un modo di fumare più sano, meno aggressivo per l’organismo ed in particolare per i polmoni, dato che si riduce drasticamente la quantità di monossido di carbonio che si va ad introdurre nell’organismo.
Tra gli aspetti negativi di questi dispositivi, il fatto di doversi ricordare di pulire periodicamente il vaporizzatore che si utilizza, onde evitare di trovarsi ad inalare sostanze residue da ‘svapate’ precedenti. Quindi manutenzione, ma anche tempi di attesa; quelli necessari per fare il primo tiro dopo che si sarà acceso il vaporizzatore.
Attenzione poi al funzionamento dei vaporizzatori, che non sempre è il medesimo: prima di iniziare è bene prendere la mano con il dispositivo e capire esattamente come funzione, se ha caratteristiche particolari o altre peculiarità che lo rendono diverso: alcuni vaporizzatori hanno ad esempio controllo automatico temperatura, altri non lo prevedono.