Vaiolo delle scimmie, OMS: “Situazione si evolve, ci saranno altri casi”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), a proposito del vaiolo delle scimmie, ha spiegato “che ci saranno più casi man mano che la sorveglianza si espande nei paesi non endemici”.
In una nota, l’OMS ha affermato che le azioni immediate “si concentrano sull’informazione di coloro che potrebbero essere più a rischio di infezione con informazioni accurate, al fine di fermare un’ulteriore diffusione. Le attuali prove disponibili suggeriscono che coloro che sono più a rischio sono coloro che hanno avuto uno stretto contatto fisico con qualcuno con il vaiolo delle scimmie, mentre sono sintomatici”.
L’OMS sta lavorando, inoltre, per fornire una guida per proteggere dal contagio da vaiolo delle scimmie gli operatori sanitari in prima linea e altri operatori sanitari che potrebbero essere a rischio, come gli addetti alle pulizie. L’OMS fornirù ulteriori raccomandazioni tecniche nei prossimi giorni.
Stando ai dati aggiornati al 21 maggio sono stati confermati 92 casi di vaiolo delle scimmie e 28 sospetti casi, in 12 stati in cui il virus non è endemico, e che al momento non risultano decessi. I 12 Paesi in cui sono stati confermati casi di Vaiolo delle scimmie sono: Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito, Stati Uniti.
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