Tumore al seno, nuovo strumento per la prevenzione: di cosa si tratta
Un innovativo metodo romette di rivoluzionare lo screening mammografico, permettendo la previsione del cancro al seno fino a 5 anni in anticipo.
Il campo della ricerca sul cancro ha fatto un balzo in avanti notevole grazie allo sviluppo di un metodo innovativo basato sull’intelligenza artificiale (AI), che riesce a prevedere l’insorgenza del cancro al seno con un anticipo che va da uno a cinque anni, analizzando le mammografie.
Questa nuova tecnica, portata avanti dal ricercatore Jon Donnelly, ha sfruttato l’analisi di ben 210.067 mammografie di 81.824 pazienti, raccolte nel database EMBED (EMory BrEast imaging Dataset) tra gennaio 2013 e dicembre 2020. L’algoritmo utilizzato, denominato “AsymMirai”, ha dimostrato un’efficacia notevole.
Un aiuto per i radiologi
L’utilizzo dell’AI non promette solo una diagnosi precoce; si pone anche come un valido supporto per i radiologi. Grazie alla sua capacità di fornire una logica alle sue previsioni, l’AI può anticipare lo sviluppo del cancro al seno confrontando il tessuto mammario sinistro con quello destro. Questo rappresenta un cambio di paradigma nello screening, permettendo una personalizzazione delle frequenze con cui le donne dovrebbero fare le mammografie.
Implicazioni future e impatto sulla società
La ricerca, svolta dall’Università di Duke e pubblicata sulla rivista “Radiology”, introduce un cambio radicale nell’approccio allo screening del cancro al seno. Il modello predittivo basato sull’AI, chiamato “AsymMirai”, potrebbe rivoluzionare la pratica clinica. Questo non influenzerebbe solo la frequenza degli screening mammografici, ma anche l’intero approccio alla prevenzione e gestione del rischio oncologico, portando benefici significativi a livello pubblico.
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