Tubercolosi: cos’è, sintomi, organi colpiti, diagnosi e cura
Una malattia infettiva che colpisce diversi organi rendendo il progressivo decorso clinico problematico se non trattato precocemente. Esistono le cure adeguate così come i campanelli d’allarme che possono far comprendere di avere la tubercolosi.
Tubercolosi, leggere i ‘segnali’ del corpo
La tubercolosi è una malattia infettiva causata dal Bacillo di Koch. Sono due le varianti che colpiscono l’uomo, può compromettere tutti gli organi del corpo ma principalmente ‘attacca’ i polmoni.
Essendo una malattia infettiva vi è un processo di trasmissione, in questo caso per via aerea: goccioline di saliva tramite tosse o starnuti.
Secondo quanto riportato sul sito EpiCentro, attraverso le vie aeree i batteri raggiungono e si depositano nei polmoni dove cominciano a crescere e moltiplicarsi. Da lì in alcuni casi i batteri possono diffondersi attraverso il sangue ad altre parti del corpo.
La trasmissione del bacillo non è facilissima. Devono ricorrere alcune condizioni essenziali:
- il malato deve essere affetto da Tb polmonare attiva (“aperta”, “bacillifera”)
- la carica batterica deve essere molto elevata
- il malato non deve essere in terapia
- il ricambio d’aria ambientale deve essere scarso o assente.
Oggi la Tb rappresenta ancora una delle 10 principali cause di morte nel mondo. Nel 2017, 10 milioni di persone nel mondo si sono ammalate di tubercolosi e la malattia ha portato al decesso di 1,6 milioni di persone.
Un’attenzione particolare va posta ai sintomi sentinella che devono essere oggetto di attenzione da chi ne è coinvolto: tosse (da più di tre settimane), dolore toracico, febbre, sudorazione, perdita di peso.
La tosse che può durare anche mesi potrebbe presentare sangue nell’espettorato.
Si può verificare anche una tubercolosi extrapolmonare che coinvolge diverse sedi del corpo (pleura, sistema nervoso centrale, pelle, colonna vertebrale, etc.) ma questa si verifica nei soggetti immunocompromessi e nei bambini piccoli.
La diagnosi può essere posta con specifici test molecolari che identificano in poche ore la presenza del Bacillo di Koch e ad oggi i tempi si sono ristretti molto, è più rapido scoprire di essere affetti da tubercolosi e poter approcciarsi alle cure mirate.
Per la cura vengono utilizzati differenti antibiotici combinati tra loro per lungo tempo (da 6 a 24 mesi).
Ciò a cui si può andare incontro è una resistenza ai farmaci, il trattamento che dura per molto tempo potrebbe indurre a non assumere correttamente la terapia o interromperla.
In caso di farmacoresistenza sarà opportuno ricorrere ad un trattamento molto più costoso e di durata maggiore, scegliere farmaci di seconda linea.