Triptofano: perché fa bene e gli alimenti che ne contengono di più
Il triptofano è un aminoacido che ricopre un ruolo essenziale nel nostro organismo, in quanto consente di sintetizzare le proteine. Entrando nel dettaglio, ricordiamo che si tratta del più raro tra gli aminoacidi presenti nel nostro corpo. Nonostante questo è essenziale: non dobbiamo infatti dimenticare che sovrintende a molte funzioni e meccanismi, da tutto ciò che riguarda il sonno fino alla gestione dell’umore e dei livelli di sazietà.
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Precursore della serotonina
Quando si parla del triptofano e della sua importanza per il nostro benessere, è fondamentale chiamare in causa il fatto che questo aminoacido è un precursore della serotonina. Il neurotrasmettitore appena citato è conosciuto come l’ormone della felicità. Ricordiamo altresì che dalla serotonina viene sintetizzata la melatonina, l’ormone fondamentale quando si parla di regolarizzazione del ciclo sonno – veglia.
Detto questo, ricordiamo che, secondo gli esperti, il fabbisogno giornaliero di triptofano si aggira attorno ai 200 mg. Dal momento che non può essere sintetizzato dal nostro corpo, questo aminoacido va assunto attraverso l’alimentazione. Nelle prossime righe, vediamo assieme quali sono le principali fonti da considerare quando si punta a ottimizzarne l’apporto.
Fonti alimentari di triptofano
Sono diversi gli alimenti a cui fare riferimento quando si parla di ottimizzazione dell’apporto di triptofano. Ecco un elenco dei principali:
- Riso integrale
- Banane
- Uova
- Pesce (p.e. merluzzo bianco, aragosta, seppie, tonno)
- Piselli, fagioli, lenticchie
- Cioccolato fondente
- Latticini
- Noci di cocco
- Arachidi
- Alimenti a base di soia
- Semi di zucca
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