Trentino, si allarga il focolaio di Covid-19 in un’azienda: altri 72 nuovi positivi

In Trentino si è allargato il focolaio di coronavirus partito da una ditta di lavorazione della carne. Dopo i 26 casi di ieri, infatti, oggi ne sono stati riscontrati altri 72.

Ne ha dato notizia il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso di una conferenza stampa. All’interno di questa realtà saranno fatti altri 30/40 tamponi nel pomeriggio. La maggior parte è manodopera straniera ed è in corso un’attività di tracciamento dei contatti.

«Dopo il tampone non risulta semplice il reperimento di queste persone. Abbiamo allertato il Nas, per questioni di salute pubblica per chi non risponde alle chiamate dell’Azienda sanitaria. Sarà riaperto il centro delle Viote per l’isolamento di queste persone. Non sappiamo ancora se sarà sufficiente. Ci muoviamo con lo stesso rigore di 4 mesi fa. La maggior parte sono asintomatici. Tra domani e prossimi giorni eseguiti tamponi in altre aziende della lavorazione carni per prevenzione. Al di là dell’azienda carni, oggi si contano altri nuovi 19 casi su 2.317 tamponi», ha detto Fugatti.

In totale, sono 98 i lavoratori positivi sui 130 totali tra ieri e oggi, tutti impiegati nell’area sezionatura della lavorazione della carne. Si tratta di personale impiegato per la maggior parte a cottimo, con solo 30 persone stabili. Nessun positivo, invece, tra gli amministrativi.

«La realtà di Furlani carni ha visto un intervento mirato fatto in tempi rapidi, con chiusura consensuale della ditta e collaborazione con l’Azienda sanitaria. È una situazione difficile perche’ ci sono diverse cooperative con personale che lavora in diverse ditte. La percentuale di positività così alta è dettata dagli impianti di condizionamento dell’aria e dalle basse temperature. La prima misura di prevenzione è l’isolamento”, ha detto il dirigente del Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria di Trento, Antonio Ferro.

 

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