Tassa sulle merendine? Parla l’endocrinologo Andrea Lenzi: “È una strada giusta”
In questi giorni si fa un gran parlare della tassa sulle ‘merendine’ e sull’argomento è intervenuto anche Andrea Lenzi, presidente di Health City Institute e della Fondazione per la ricerca in endocrinologia, Onlus della Società italiana di endocrinologia.
Per l’esperto “agire con imposizioni fiscali su alcune fonti“, come gli “alimenti come le merendine e le bevande zuccherate non salutari“, è “di certo una strada giusta e un buon inizio per coniugare una forte indicazione verso stili di vita corretti e ottenere risorse per ricerca, salute e ambiente: argomenti che si coniugano per salvaguardare i nostri giovani, il nostro domani“.
Per il medico la tassazione dei prodotti salutari è “in linea con molti altri Paesi europei come la Francia o la Svezia“.
Per Lenzi è “necessario agire tempestivamente, con misure che sostengano la ricerca scientifica da un lato e l’educazione e il cambiamento culturale dall’altro, a vantaggio della Salute e dell’ambiente“.
“L’allarme – ha aggiunto Lenzi – è stato lanciato anche dagli esperti in occasione del Congresso europeo di diabetologia conclusosi nel weekend a Barcellona: il rischio della comparsa anticipata del diabete di tipo 2 nei giovani, condizione una volta tipica dei nonni, merita attenzione e interventi puntuali e rapidi, anche nel nostro Paese. Da anni, infatti, vediamo avanzare il diabete urbano nelle nostre città e nelle periferie delle metropoli“.
L’endocrinologo ha spiegato che “i dati scientifici ed epidemiologici più aggiornati, che vedono in tutto il mondo crescere malattie come il diabete e l’obesità nelle fasce d’età giovanili fotografano un effetto dei cambiamenti del nostro mondo che non sono solo climatici, ma anche di comportamento sociale e di stile di vita. Dati americani dicono come negli under 30 il diabete progredisca di oltre il 2% annuo e si prevede il quadruplicamento dei malati entro il 2050. Un recente studio di ‘The Lancet’ riporta come nel mondo su circa 2 miliardi di adolescenti, uno su 5, sia in sovrappeso oppure obeso, con una crescita del 120% dal 1990 al 2016“.
“Purtroppo questi trend negativi, pur se con minore enfasi, riguardano anche l’Italia – ha concluso Lenzi – Ad esempio, il primo report ‘Italian Barometer Obesity’ dell’Ibdo pubblicato quest’anno stima ci siano circa 1,7 milioni i bambini e gli adolescenti in eccesso di peso, cioè il 24,2% della popolazione di 6-17 anni. Come presidente di Health City Institute e medico e ricercatore in endocrinologia non posso non sottolineare come ciò comporti rischi per la Salute della popolazione, ma anche costi insostenibili per sistemi sanitari come il nostro, già oggi sotto pressione“.