Tagliare le cipolle crude e conservarle fa male alla salute?
Avere le cipolle già tagliate a portata di mano per usarle in insalate o panini fa risparmiare tempo.
Molte persone, infatti, tagliano le cipolle crude e le conservano per un uso successivo.
Ma da tempo capita di leggere su Internet che le cipolle crude e tagliate sono pericolose.
C’è chi sostiene, infatti, che le cipolle siano un’enorme calamita per i batteri, specialmente quelle crude. E c’è chi pensa che sia pericoloso tagliare una cipolla e cucinarla il giorno dopo perché, nel giro di una notte, crea batteri tossici che possono causare infezioni allo stomaco a causa delle secrezioni di bile in eccesso e persino intossicazione alimentare.
Dove sta la verità?
Come accade con molte altre cose su Internet, non è esattamente chiaro dove queste affermazioni sui pericoli sulle cipolle crude abbia avuto origine.
La base di questa affermazione potrebbe avere a che fare con l’uso diffuso delle cipolle durante le epidemie dei secoli passati. Le persone tagliavano le cipolle e le mettevano in giro per casa, credendo che il vegetale potesse assorbire le tossine e i batteri che causavano malattie.
Tuttavia, ecco la verità: non c’è niente sulle cipolle che le rendano particolarmente attraenti per i batteri. In realtà, è proprio l’opposto: le cipolle crude hanno leggere proprietà antibatteriche.
Gli specialisti del cibo a cui è stato chiesto di approfondire l’argomento concordano sul fatto che le cipolle tagliate non sono più pericolose di altre verdure.
Ciò che bisogna prendere in considerazione quando si maneggiano le cipolle (o qualsiasi altro ingrediente) sono le linee guida generali sulla sicurezza alimentare: lavarsi le mani prima di tagliare le cipolle, usare un coltello pulito e un tagliere per tagliarle; mettere le cipolle tagliate in un contenitore pulito e ermetico e conservarle in frigorifero. E così niente batteri…
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