Tachicardia: cos’è, cause, sintomi, quando preoccuparsi
Cos’è la tachicardia? Sono tantissime le persone che cercano informazioni su questo disturbo molto comune. Se vuoi sapere qualcosa di più su cosa si intende quando la si nomina e su quando è il caso di preoccuparsi, seguici nelle prossime righe.
Cos’è la tachicardia?
Per capire cos’è la tachicardia, è utile chiamare in causa la definizione che di questo disturbo dà l’ISS (Istituto Superiore di Sanità). Sul suo sito ufficiale si può leggere che la tachicardia è una situazione in cui il cuore, in condizioni di riposo, aumenta i suoi battiti. Si ha quindi un incremento della frequenza cardiaca.
Per comprendere da che condizioni si parte quando si ha a che fare con una situazione di frequenza cardiaca normale, ricordiamo che, in frangenti del genere, le pulsazioni sono comprese tra le 60 e le 100 al minuto.
In caso di frequenza cardiaca superiore ai 100 battiti al minuto, si può quindi parlare a ragione di tachicardia. Attenzione: in questi frangenti non è il caso di allarmarsi. Esistono infatti situazioni in cui l’aumento della frequenza cardiaca rientra nella normalità. In questo novero è possibile citare i minuti successivi all’attività fisica, così come lo stress. Quando è opportuno preoccuparsi? Vediamo la risposta nelle prossime righe.
Quando chiamare il medico
Esistono casi in cui, se la tachicardia insorge, è opportuno rivolgersi al medico. In questo novero è possibile citare le situazioni in cui l’aumento della frequenza cardiaca riguarda gli atri e i ventricoli (si parla sempre di condizioni di riposo o di situazioni come il post attività fisica o lo stress).
La tachicardia patologica è nota come aritmia e può essere di tre tipologie. Ecco quali:
- Fibrillazione atriale
- Flutter atriale
- Tachicardia atriale
- Tachicardia ventricolare
- Tachicardia parossistica ventricolare
Causate da un’alterazione degli impulsi elettrici che regolano il naturale funzionamento del cuore, la tachicardia può essere un sintomom di diverse condizioni patologiche. In questo novero è possibile includere l’ipertiroidismo, ma anche il diabete e l’ipotensione. Tra i sintomi che devono metttere in allarme ricordiamo le vertigini, le sincopi, ma anche la sensazione di peso al torace.
Trattamento
La tachicardia si tratta in maniera diversa a seconda della natura del problema che l’ha scatenata. Si può ricorrere alla somministrazione di farmaci antiaritmici o anticoagulanti, ma anche a procedure come l’ablazione con catere del tessuto cardiaco che provoca la cricità.
In casi gravi si ricorre all’impianto di un pacemaker, apparecchio che genera impulsi in grado di controllare il ritmo del cuore. Concludiamo facendo qualche cenno alla prevenzione, che comprende il mantenimento del peso forma, l’attenzione all’attività fisica e il fatto di non fumare.