La sordità può essere invertita? L’importante scoperta degli scienziati
La sordità potrebbe essere invertita. Lo suggerisce una ricerca dell’Università di Rochester.
Gli scienziati hanno scoperto, infatti, come far ricrescere le cellule nell’orecchio fondamentali per l’udito.
Virus, genetica e persino farmaci già esistenti potrebbero rigenerare i piccoli peli dell’orecchio interno.
Questi peli rappresentano il primo passo nell’affrontare i rumori e non vengono sostituiti naturalmente quando si danneggiano per l’età o per la sovraesposizione a forti rumori.
Gli esseri umani non rigenerano le cellule dei pelli dell’orecchio interno una volta persi e ciò porta a danni permanenti all’udito.
Queste cellule ciliate si muovono in risposta alle vibrazioni che, a loro volta, inviano impulsi nervosi al cervello dove vengono interpretati come suoni.
In altri animali, tuttavia, come uccelli, rane e pesci, le cellule circostanti nell’orecchio interno, noto come cocleare, possono trasformarsi in cellule ciliate.
Sebbene non sia chiaro esattamente come ciò avvenga, si pensa che questo sia guidato dalla segnalazione proteica.
I ricercatori hanno analizzato gli effetti di una di queste proteine, nota come ERBB2, nelle cellule ciliate dei topi neonati.
Studi precedenti hanno suggerito che l’ERBB2 è coinvolta nella produzione di nuove cellule ciliate.
I risultati del nuovo studio hanno confermato che le cellule circostanti che esprimono l’ERBB2 hanno maggiori probabilità di diventare cellule ciliate.
Gli scienziati hanno poi testato gli effetti dei virus che attivano la produzione di ERBB2.
Hanno, inoltre, modificato geneticamente i topi per sovraesprimere l’ERBB2 e hanno dato loro i farmaci che sono noti per attivare la proteina. Questi farmaci sono già utilizzati per stimolare la rigenerazione cellulare negli occhi e nel pancreas.
Tutti questi metodi hanno portato, quindi, a una maggiore produzione di cellule ciliate. Lo studio è stato pubblicato sull’European Journal of Neuroscience.
“Il processo di riparazione dell’udito è un problema complesso e richiede una serie di eventi cellulari“, ha affermato la professoressa Patricia White al Daily Mail.
“Bisogna rigenerare le cellule dei peli sensoriali e queste cellule devono funzionare correttamente e connettersi con la necessaria rete di neuroni“, ha aggiunto.
“Questa ricerca dimostra che una strada di segnalazione può essere attivata con metodi diversi e potrebbe rappresentare un nuovo approccio alla rigenerazione cocleare e, in definitiva, al ripristino dell’udito“, ha concluso.
La perdita dell’udito è normale nel processo dell’invecchiamento ma può anche essere innescata da infezioni virali, diabete, lesioni alle orecchie e sovraesposizione a forti rumori.