Sindrome di Hikikomori, mai sentito parlare? Cos’è
Proveniente dal Giappone, il fenomeno Hikikomori si sta diffondendo ampiamente.
Cos’è la sindrome di Hikikomori?
La sindrome di Hikikomori si è sviluppata ampiamente in Giappone negli anni 90. Si manifesta traverso il ritiro sociale prolungato e grave. Hikikomori colpisce principalmente adolescenti e giovani adulti, di età compresa tra i 12 ei 35 anni. Essi vivono isolati dal mondo, in clausura con i genitori o a casa, chiusi nella loro stanza per giorni, mesi, anche anni, e rifiutandosi di comunicare con gli altri, persino con la loro famiglia.
Qualificata dai professionisti come disturbo mentale, l’abitudine di rimanere soli e isolati a volte diventa cronica in alcuni individui.
La sindrome potrebbe benissimo diffondersi a una larga fetta di giovani. I vari confinamenti e misure di smartworking avrebbero anche accentuato le personalità più ritirate e ansiose. Semplici attività come andare al ristorante o al cinema non sono più un’opzione per chi soffre di questo disturbo.
La sindrome di Hikikomori e diffusione
Secondo quanto riportato da Scientific American, studi su persone affette dalla sindrome di Hikikomori rivelano che questi uomini e donne sono sempre più numerosi a livello internazionale e questo tra individui di tutti i sessi. Gli studi in quest’area iniziarono principalmente in Asia, e più precisamente nella terra del Sol Levante, in Giappone.
Tale fenomeno si associa alla temporanea incapacità di riabituarsi alle norme sociali emanate diventa, per poi diventare cronica a tal punto da non recarsi più al suo posto di lavoro o semplicemente al supermercato per i beni di prima necessità. Tuttavia, c’è un crescente interesse dei ricercatori per questa sindrome, che sembra essere sempre più presente e si sta diffondendo negli ultimi anni nei paesi occidentali.
I sintomi
Fenomeno sociale problematico, la sindrome di Hikikomori spinge a chiudersi in se stessi. Oltre a isolarsi dal mondo e dalla società, gli Hikikomori mostrano diversi sintomi , come ad esempio:
- perdita di interesse per la scuola o il lavoro;
- difficoltà nelle relazioni interpersonali;
- deterioramento delle funzioni di ruolo sociale;
- deterioramento dell’igiene;
- una perdita di dinamismo;
- ansia accompagnata da sfiducia;
- irritabilità;
- umore depresso;
- disturbi del sonno;
- perdita di concentrazione.
In alcuni casi, anche il giovane Hikikomori può soffrire:
- dpendenza da Internet (fino al 56% dei casi);
- un disturbo pervasivo dello sviluppo;
- disturbi dell’adattamento;
- disturbo ossessivo-compulsivo;
- schizofrenia.
Le cause
Sono diversi i fattori che possono portare all’isolamento estremo tipico di questa sindrome, come ad esempio:
- bassa autostima;
- difficoltà emotive;
- difficoltà nel controllo degli impulsi;
- ansia sociale;
- relazioni problematiche con i pari;
- difficoltà relazionali con i genitori;
- funzionamento familiare.
Anche i fattori sistemici sono considerati responsabili del fenomeno Hikikomori: conflitti familiari, trasformazione sociale, o un senso di vergogna di fronte al fallimento.
Trattamento: come trattare la sindrome di Hikikomori?
È importante agire e non lasciare che un giovane Hikikomori si ritiri in se stesso e interrompa ogni interazione sociale. La psicoterapia sembra essere il trattamento più appropriato. Ma il problema principale risiede nella disponibilità o meno del paziente a cercare aiuto.
Quando è minorenne, spetta ai genitori prendere in mano la situazione e spingerlo a consultare un professionista della salute mentale. Per quanto riguarda i giovani adulti, i parenti possono accompagnarli nel processo di guarigione ma la decisione spetta a loro. La sindrome di Hikikomori può diventare rapidamente un circolo vizioso, motivo per cui è necessario intervenire rapidamente.
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