Setticemia, quali sono i sintomi? Cosa c’è da sapere
La setticemia, conosciuta anche con il nome scientifico di sepsi, è una condizione estremamente grave e potenzialmente fatale. Si tratta di un’anomala ed eccessiva risposta infiammatoria sistemica che si concretizza a seguito del passaggio, nel circolo ematico, di organismi patogeni.
L’organismo combatte questi ultimi rilasciando delle sostanze che, dando di fatto vita a un quadro infiammatorio acuto, provocano l’insorgenza di coaguli di sangue. In alcuni casi, si può avere a che fare anche con il palesarsi di quadri emorragici.
Se il quadro setticemico degenera, le conseguenze possono essere molto gravi. In alcuni frangenti, si può avere a che fare con la totale perdita di funzione di alcuni organi del corpo umano.
In virtù dell’appena citata gravità, è bene intervenire il prima possibile. Riuscirci si può se si impara a riconoscere i sintomi della setticemia. Quali sono? Nelle prossime righe, cerchiamo di rispondere alla domanda.
Dal momento che le nostre non sono informazioni mediche, prima di prendere qualsiasi decisione relativa alla tua salute o a quella di un tuo caro rivolgiti al tuo specialista di fiducia.
Sepsi: quali sono i primi sintomi
Sono diversi i sintomi che possono portare al riconoscimento di un quadro all’insegna della setticemia. Tra questi è possibile includere innanzitutto l’insorgenza di febbre. Una temperatura preoccupante è pari o superiore a 38,5°C.
Anche la situazione contraria, ossia l’ipotermia, deve destare preoccupazione. In questo caso, bisogna attenzionare qualsiasi quadro caratterizzato da una temperatura inferiore ai 36°C.
Proseguendo con l’elenco dei sintomi dei quadri setticemici, un doveroso cenno va dedicato anche all’accelerazione del battito cardiaco. Quest’ultimo deve mettere in allarme nel momento in cui vengono superati i 90 battiti al minuto.
Tra gli altri segnali da non trascurare ricordiamo i dolori muscolari e il fatto che la persona coinvolta dal probabile problema di salute inizi a biascicare.
I sintomi della setticemia possono presentarsi in maniera diversa nei bambini, soprattutto se hanno meno di cinque anni. Tra le manifestazioni davanti alle quali è fondamentale attivarsi troviamo la pelle tendente al pallido o all’assunzione di un colore affine al bluastro.
Da non trascurare è anche la letargia. Se il bimbo fa fatica a svegliarsi dal sonno, è bene contattare tempestivamente il pediatra di base o andare al pronto soccorso.
Un altro sintomo della setticemia nei bambini è l’accelerazione della frequenza degli atti respiratori. Da non trascurare sono anche le convulsioni e l’insorgenza di eruzioni a livello della cute.
Cosa fare
Cosa fare nel momento in cui dovessero manifestarsi i sintomi della setticemia? La prima cosa da dire è che, nella maggior parte dei casi, la problematica a cui è dedicato questo articolo si verifica in pazienti ricoverati in ospedale. Quasi sempre, a essere colpiti sono i pazienti gravi in terapia intensiva.
Qualora, invece, la persona colpita da setticemia dovesse trovarsi a domicilio, è essenziale contattare tempestivamente il 118.
Negli ultimi anni, i medici ospedalieri si sono spesi tantissimo per migliorare la situazione per quanto riguarda la gestione della sepsi. A dimostrazione di ciò, è possibile chiamare in causa il recente progetto dell’Ospedale Niguarda di Milano, un lavoro di team che si propone di arrivare a trattare l’urgenza della sepsi con un approccio affine a quello dell’infarto dal punto di vista organizzativo.