Sbavare durante il sonno, quando preoccuparsi?
Se il fenomeno è occasionale, probabilmente è legato a fattori temporanei come congestione nasale o posizione durante il sonno. Se invece è persistente e abbondante, potrebbe essere utile consultare un medico per escludere eventuali problemi più seri.
A tutti noi è capitato o capita di svegliarsi al mattino e trovare una traccia di saliva sul cuscino.
Si tratta di un problema di salute? Cerchiamo di capire quali possono essere le cause.
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Un fenomeno abbastanza normale
All’argomento ha dedicato un articolo Doctissimo, che riporta il parere del dott. Gérald Kierzek, medico d’urgenza e direttore sanitario proprio di Doctissimo.
“Scoop: è del tutto normale sbavare mentre si dorme!” rassicura l’esperto. “Beh, quando succede occasionalmente, perché altrimenti potrebbe significare qualcos’altro”.
Le cause
Sono diverse le cause che possono favorire la fuoriuscita di questo piccolo flusso di saliva dalla bocca: la posizione durante il sonno (dormire su un fianco o sullo stomaco favorisce il flusso di saliva, soprattutto se la bocca è aperta, per gravità; in caso di naso chiuso (raffreddore, allergie) o setto nasale deviato. L’eccesso di saliva temporaneo può essere determinato anche da cibi piccanti, gravidanza, reflusso gastroesofageo o anche da alcuni farmaci.
Bisogna però tenere in considerazione la frequenza con la quale si sbava durante il sonno, perché, se il flusso di saliva è eccessivo e persistente, il dott. Kierzek consiglia comunque di consultare il proprio medico, soprattutto se ci sono altri sintomi.
Se questa “sbavatura” è associata al russare o all’apnea notturna e alla difficoltà a deglutire, potrebbe indicare un rischio di disturbi neurologici come il Parkinson.
Se invece si soffre anche di bruciore di stomaco notturno o tosse notturna, potrebbe trattarsi di reflusso acido.
Come ridurre la salivazione notturna?
Per ridurre la salivazione notturna, il Dott. Kierzek raccomanda diverse azioni: correggere la posizione (dormi sulla schiena con un cuscino ergonomico per tenere la bocca chiusa); trattare le cause respiratorie; assicurarsi di essere sufficientemente idratati, “bere regolarmente può fluidificare la saliva”; evitare fattori che scatenano una salivazione eccessiva, come cibi acidi/piccanti la sera o l’alcol.
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Quando consultare un medico
“In caso di ipersalivazione patologica , possono essere prescritti farmaci come l’atropina in gocce sublinguali o iniezioni di tossina botulinica nelle ghiandole salivari. E in caso di apnea notturna, un dispositivo PPC (pressione positiva continua delle vie aeree) può regolare la respirazione”, conclude l’esperto.
Come detto, se il fenomeno è occasionale, probabilmente è legato a fattori temporanei come congestione nasale o posizione durante il sonno. Se invece è persistente e abbondante, potrebbe essere utile consultare un medico per escludere eventuali problemi più seri.
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