Rischio chimico per aflatossine, formaggi freschi e latticini ritirati dai supermercati
Il Ministero della Salute ha diffuso, sul proprio sito, il richiamo di diversi formaggi freschi e latticini del Caseificio Pascoli per il rischio chimico per la presenza di aflatossine M1.
Nello specifico sono interessati nove lotti di prodotti tra squacquerone, squacquerone di Romagna Dop, ricotta di siero, nuvola di latte, bucciatello del Rubicone, bazzotto di Romagna semitenero e casatella venduti in diversi formati e grammature così di seguito indicati:
- Squacquerone, lotto SR111/3B/02 con scadenza 16/10/2020 in vaschette da 2×800 g;
- Squacquerone di Romagna Dop, lotto SR111/1/02 con scadenze 16/10/2020, 17/10/2020 e 18/10/2020 in vaschette da 350 g, 800 g, 2×800 g e 4×800 g;
- Squacquerone di Romagna Dop, lotto SR111/2/02 con scadenze 14/10/2020, 15/10/2020, 16/10/2020 e 17/10/2020 in vaschette da 300 g, 350 g, 800 g e 2×800 grammi;
- Squacquerone di Romagna Dop, lotto SR111/3/02 con scadenze 16/10/2020, 17/10/2020 e 18/10/2020 in vaschette da 350 g, 800 g e 2×800 grammi;
- Ricotta di siero, lotto SR111/6/02 con scadenze 11/10/2020, 17/10/2020, 18/10/2020, 20/10/2020 e 21/10/202 in forme intere;
- Nuvola di latte, lotto SR111/5/02 con scadenza 15/10/2020 in forme intere;
- Bucciatello del Rubicone, lotto SR111/4/02 con scadenza 20/10/2020 e 23/10/2020 in forme intere;
- Bazzotto di Romagna semitenero, lotto SR111/2B/02 con scadenza 20/10/2020 e 22/10/2020 in forme intere;
- Casatella, lotto SR111/1C/02 con scadenza 16/10/2020, 17/10/2020 e 18/10/2020 in vaschette da 300 g, 350 g, 800 g e 2×800 grammi.
- Richiamo formaggi ricotta nuvola.
I formaggi e i latticini richiamati sono stati prodotti dal Caseificio Pascoli Srl a Savigliano sul Rubicone in provincia di Forlì-Cesena nello stabilimento di via Rubicone Dx n 220.
Pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, per una tutela della salute dei consumatori, raccomanda di non consumare i formaggi e i latticini con i numeri di lotto segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Salute, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo.