Resti di un falò sotterrato, bimbo di 2 anni si ustiona i piedi
Un bambino si è gravemente ustionato sabato scorso quando ha calpestato i resti di un falò sulla spiaggia sepolto sotto la sabbia.
Un bambino del Galles si è gravemente ustionato sabato scorso quando ha calpestato i resti di un falò sulla spiaggia sepolto sotto la sabbia.
Lo ha denunciato la madre su Facebook.
Laura Ashford ha raccontato che ha portato suo figlio, Harri di due anni, nella spiaggia di Caswell Bay, a Swansea, “per godersi il mare, la sabbia e il sole“.
Harri, come si apprende dal post pubblicato sul social media, stava giocando con la sabbia per circa un’ora quando “improvvisamente ha cominciato a urlare“.
Il bambino “aveva calpestato ciò che rimaneva di un barbecue o falò che era stato sepolto nella sabbia e coperto di pietre” e ciò gli ha provocato “gravi ustioni al piede destro e alcune vesciche su quello sinistro“.
La donna ha scritto che Harri “è stato incredibilmente coraggioso” mentre i dottori curavano le sue ustioni e ci vorranno dalle quattro alle sei settimane per riprendersi.
La madre del bambino ha anche lanciato un messaggio a chi ha causato quest’incidente: “Non ho parole per esprimere quanto sia stata stupida e pigra la tua decisione e le conseguenze che questa ha avuto per Harri. Spero che ti vergogni“.
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Sebbene sia sconsigliato e vietato, i bagnanti dovrebbero spegnere correttamente falò e/o barbecue prima di lasciare la spiaggia seguendo questi passi:
- Spegnere l’incendio con l’acqua;
- Mescolare i carboni;
- Bagnare di nuovo con l’acqua.
Un procedimento che andrebbe fatto finché i carboni non si raffreddano a tal punto da potere essere maneggiati a mani nude.
Inoltre, i bagnanti non dovrebbero seppellire i carboni sotto la sabbia “in quanto ciò isola solo il calore residuo e rappresenta un pericolo invisibile per la fauna selvatica e per le altre persone scalze“.