Quanto si può vivere con l’atassia?

Il termine atassia (dal greco ataxiā, disordine) fa riferimento a un gruppo di disturbi neurologici che compromettono l’equilibrio, la coordinazione dei movimenti e il linguaggio. Quale è l'aspettativa di vita di chi ne è colpito?

Il termine atassia (dal greco ataxiā, disordine) fa riferimento a un gruppo di disturbi neurologici che compromettono l’equilibrio, la coordinazione dei movimenti e il linguaggio.

Compiere movimenti volontari, come camminare o afferrare oggetti, può diventare difficoltoso o addirittura impossibile.

L’atassia può coinvolgere anche la deglutizione e il movimento degli occhi.

Da cosa è causata e come si manifesta?

L’importanza del cervelletto

L’atassia è in genere la conseguenza di un danno al cervelletto, la parte del sistema nervoso centrale responsabile del coordinamento dei muscoli e dei movimenti volontari.

Le patologie che si possono associare all’atassia sono: ictus, paralisi cerebrale, sclerosi multipla, tumori.

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Tre categorie principali di atassia

Come spiega il professor Giuseppe Vita, neurologo, su TopDoctors.it, esistono tipi diversi di atassia, che possono essere suddivisi in tre categorie principali:

  • Atassia acquisita: questo tipo di atassia si può verificare a causa di lesioni al cervello, ictus o altra malattia cerebrale che colpisce i movimenti e la coordinazione.
  • Atassia ereditaria: la condizione viene ereditata. I sintomi si sviluppano lentamente.
  • Atassia idiopatica cerebellare ad esordio tardivo (Idiopathic Late-Onset Cerebella Ataxia, ILOCA): in questo tipo di atassia il cervelletto risulta progressivamente danneggiato per cause che sono ancora oggetto di ricerca. Questi tipi di atassia sono rari e insorgono intorno ai 50 anni peggiorando nel corso del tempo.

I sintomi della malattia

I segni dell’atassia includono: scarsa coordinazione dei movimenti volontari; incapacità di camminare in modo stabile; difficoltà a compiere gesti semplici come scrivere o abbottonare una camicia; cambiamento del linguaggio con biascicamento; movimenti involontari e ritmici (avanti e indietro) degli occhi; difficoltà di deglutizione; perdita di equilibrio; disturbi visivi.

In alcuni casi, possono essere associati, inoltre, disturbi della memoria e problemi di incontinenza urinaria. Come effetto dei danni neurologici possono insorgere disfunzioni cardiache e broncopolmonari.

Le cause dell’atassia

L’atassia è, nella maggioranza dei casi, una conseguenza delle sindromi atassiche, patologie genetiche ed ereditarie rare come: l’atassia di Friedreich; di Charcot-Marie; cerebellare; olivo-pontocerebellare; spinocerebellare; l’atassia teleangectasia.

Tali malattie sono causate dalla presenza di un gene alterato responsabile della sintesi di una “proteina errata”, che altera la funzionalità del sistema nervoso centrale, del cervelletto e delle regioni connesse.

Oltre ai tipi di atassia ereditari, esistono altre condizioni sottostanti in grado di causare questa patologia, come la sclerosi multipla, il consumo eccessivo di alcol e sostanze stupefacenti, infezioni, l’esposizione prolungata a radiazioni.

A provocarla possono essere infatti anche lesioni alla spina dorsale, al cervello o al sistema nervoso.

Trattamenti per l’atassia

Non esiste, purtroppo, una cura per l’atassia. Tuttavia, chi ne è colpito, può trarre grande beneficio dalla fisioterapia, dalla logopedia e dalla terapia occupazionale, una disciplina riabilitativa che mira a recuperare e mantenere le competenze della vita di persone colpite da disabilità cognitive, fisiche e psichiche.

I medici possono prescrivere farmaci per controllare i problemi muscolari, vescicali, cardiaci e oculari.

L’aspettativa di vita

Le prospettive di vita per le persone colpite da atassia dipendono dal tipo di atassia che le interessa. Alcuni tipi possono rimanere stabili, se non addirittura migliorare nel tempo. Purtroppo però, la maggior parte peggiorerà progressivamente nel corso degli anni.

L’aspettativa di vita è breve per le persone affette da atassia ereditaria, che tendono a vivere fino a poco più di 60 anni. In alcuni casi gravi la condizione può essere fatale già durante l’infanzia.

I pazienti che soffrono di atassia di Friedrich hanno un’aspettativa di vita che si aggira intorno ai 40 anni e che può cambiare e diminuire anche in base alla presenza di altre malattie, come diabete o patologie cardiache.

Le ricerche scientifiche sull’atassia continuano per migliorare le condizioni di vita di chi ne è affetto e offrire nuove prospettive di cura.

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