Quando è il caso di vedere un urologo per l’ingrossamento della prostata
Il suo nome scientifico è iperplasia prostatica, ed è una patologia di tipo non tumorale – ma piuttosto problematica – che affligge un’ampia parte della popolazione maschile a partire dai 50 anni. Si pensi, ad esempio, che ne soffrono quasi il 90% degli uomini in età compresa tra i 70 e gli 80 anni. Va detto, però, che non sempre i sintomi sono così gravi da richiedere l’intervento di uno specialista, anzi, in diversi casi si convive tranquillamente con l’ingrossamento della prostata senza avere particolari problemi, basta prendere alcuni accorgimenti. Volete sapere quali? Allora non vi resta che mettervi comodi e continuare a leggere!
I sintomi della prostata ingrossata
Come abbiamo detto, l’ingrossamento della prostata non solo può non essere nulla di grave, ma è addirittura qualcosa con cui si può convivere. Tuttavia, prima di decidere cosa fare, occorre prestare attenzione ai sintomi dell’ingrossamento prostatico, per capire se ne state soffrendo anche voi. Il sintomo più evidente è la difficoltà a urinare, che si accompagna a una diminuzione della pressione, ma allo stesso tempo a sentire frequentemente lo stimolo ad andare in bagno. Questo dipende dal fatto che la prostata preme sia sulla vescica che sull’uretra.
Per la stessa ragione si avranno difficoltà a dormire, in quanto molti si svegliano di notte con lo stimolo ad andare in bagno, e la sensazione che la vescica non sia mai completamente vuota. Inoltre, a causa della difficoltà a espellere tutta la pipì, aumenta il rischio di infezioni al tratto urinario, e possono svilupparsi dei calcoli vescicali. Attenzione: è importante sapere che anche se questi sintomi si presentano in modo grave, questo non significa necessariamente che siano gravi le condizioni della prostata.
Cosa fare quando la prostata è ingrossata?
Oltre alla visita urologica, ci sono diversi accorgimenti che si possono adottare per contrastare i sintomi di una prostata ingrossata. In primis, è possibile assumere integratori che riducano gli stati patologici, ad esempio molte persone hanno notato diversi benefici assumendo Urotrin. Inoltre, dei cambiamenti nello stile di vita possono di fatto essere di grande aiuto nell’alleviare la sintomatologia, rendendo questa condizione più sopportabile. È importante sapere che non c’è una cura definitiva per la prostata ingrossata, e pertanto l’assunzione di integratori e il cambiamento di stile di vita è sempre consigliato, anche in abbinamento con la terapia consigliata dall’urologo.
Tra questi accorgimenti, oltre all’assunzione di coadiuvanti a base naturale, troviamo la riduzione o l’eliminazione di teina o caffeina e l’esercizio fisico per migliorare il tono muscolare del pavimento pelvico. Inoltre, è bene evitare stati di costipazione, che possono aggravare i sintomi legati alla prostata, e quindi mangiare molte fibre e bere molta acqua. Prestare attenzione anche all’aumento di peso, che genera sempre uno stato infiammatorio, e limitare l’assunzione di grassi e cibi speziati.
Quando è il caso di prenotare una visita urologica?
Come abbiamo detto, nel caso dell’ingrossamento della prostata la peculiarità di questa patologia è che la sua intensità non è correlata all’intensità dei sintomi. In poche parole, si possono avere grandi fastidi anche quando l’ingrossamento è minimo, così come uno stato di ingrossamento prostatico grave, in alcuni soggetti, può comportare dei sintomi di media intensità. Per capire se la vostra condizione richiede l’intervento di uno specialista, allora, ciò che si consiglia di fare è verificare come il vostro organismo reagisce ai piccoli accorgimenti che vi abbiamo consigliato.
Se, pur cambiando abitudini di vita, la situazione non cambia, è suggeribile allora prenotare una visita specialistica. In questo caso, le soluzioni potrebbero variare, da semplici terapie per alleviare i sintomi, fino – nei casi più severi – a un trattamento chirurgico. Anche in questi casi, però, il trattamento andrà affiancato alla modifica delle abitudini di vita.