Quali sono le cause del singhiozzo?
Ci sono tanti fenomeni della nostra vita che hanno specifiche ragioni scientifiche, sulle quali non sempre ci interroghiamo. Tra questi è possibile citare il singhiozzo. Su questa manifestazione, che come ricordato dagli esperti del gruppo Humanitas è definibile con l’espressione “contrazione involontaria del diaframma”, girano tanti luoghi comuni. Se vuoi scoprire quali sono – ma soprattutto se ti interessa conoscere le principali cause del singhiozzo, seguici nelle prossime righe e leggi l’articolo.
Perché viene il singhiozzo?
Come poco fa ricordato, il singhiozzo non è altro che una serie di contrazioni del diaframma. Queste ultime avvengono involontariamente. Il principale motivo per cui si concretizzano è legato a uno stato di irritazione del nervo frenico, il cui ruolo è legato soprattutto al controllo al controllo delle contrazione del diaframma. Non importa in che punto il nervo frenico risulta irritato: se la cosa si verifica, la persona inizia a soffrire di singhiozzo.
Proseguendo con il quadro anatomico del corpo che di chi manifesta il singhiozzo è bene ricordare una cosa importante. Quale, di preciso? Il fatto che, ogni volta che il diaframma si contrae, avviene una chiusura improvvisa della glottide. Questo fenomeno è la causa del tipico suono del singhiozzo, ossia l’inconfondibile hic.
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Altre informazioni sul singhiozzo
Il singhiozzo, anche se dura pochi minuti, coinvolge diverse parti del nostro corpo. Tra queste è possibile considerare l’ipotalamo, ossia la struttura del sistema nervoso centrale che controlla l’attività endocrina e funzioni come il sonno. La sua attività è involontaria. Per questo motivo non è possibile singhiozzare volontariamente.
Fattori di rischio
Quando si parla di singhiozzo, esistono diversi fattori di rischio che predispongono una persona ad avere a che fare con questo fenomeno. Ecco i principali:
- Dilatazione dello stomaco causata dall’assunzione di eccessive quantità di cibo.
- Bevande alcoliche (se si esagera con la loro assunzione, il rischio è di avere a che fare con danni a carico della mucosa dello stomaco e con la molto probabile infiammazione del diaframma).
- Stress (quando si sperimenta in prima persona questa condizione psicosomatica, si tende a ingerire più aria e, di riflesso, a irritare il diaframma).
Ricordiamo che si è particolarmente a rischio di avere a che fare con il singhiozzo se si soffre di gastrite.
Prevenzione
Concludiamo con qualche cenno relativo alla prevenzione. Tra i consigli più utili al proposito è possibile citare il fatto di evitare l’assunzione di alimenti eccessivamente caldi o troppo freddi. Molto importante – e utile a prescindere dal singhiozzo – è anche la moderazione nell’assunzione di bevande alcoliche.
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