Quali sono i campanelli d’allarme dell’ictus?
Tra le patologie neurologiche molto frequenti, l’ictus ha una maggiore incidenza nella popolazione anziana tra i 65 e gli 85 anni ma è possibile accorgersi dei campanelli d’allarme.
Cos’è l’ictus?
Quando si parla di ictus ci si riferisce alla rottura o alla chiusura di un’arteria compromettendo così l’afflusso di sangue che viene interrotto (ictus ischemico) oppure causare un afflusso incontrollabile (ictus emorragico).
Sono gli uomini ad essere i soggetti più ‘colpiti’ ma l’età media è stimata tra la popolazione anziana tra i 65 e gli 85 anni.
Perché è bene parlare di campanelli d’allarme? Perché l’ictus è una malattia prevenibile.
Intanto, perché ci sono dei fattori di rischio che possono essere evitati quali: ipertensione arteriosa, l’obesità, l’ipercolesterolemia, abitudine al fumo e eccessivo consumo di alcol ed altri fattori non evitabili quali l’età, l’aver avuto un precendente infarto del miocardio, la fibrillazione atriale.
Occorre conoscere i ‘segnali’ d’allarme perché un ruolo chiave è giocato dal fattore tempo: prima s’interviene, meno saranno i danno arrecati.
Quindi stiamo parlando di un infarto del cervello ovvero una momentanea mancanza d’irrorazione del sangue in una o più aree del tessuto cerebrale, un black out che può portare a danni irreversibili.
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I principali campanelli d’allarme ‘salvavita’
Rigidità a spalla e collo. In assenza di condizioni come obesità o artrosi cervicale, se ci si sente bloccati e non si riesce a toccare il petto con il mento è bene consultare il medico.
Vertigini e confusione. Capogiri e perdita di lucidità sono altri segnali che possono rivelare un potenziale ictus in atto.
Emicrania improvvisa. L’ostruzione sanguigna causa sofferenza cerebrale, per cui il sopraggiungere di un violento mal di testa non deve essere preso alla leggera.
Visione offusca o doppia. Disturbi ad uno o entrambi gli occhi sono abbastanza frequenti durante un ictus e rappresentano degli indicatori da non sottovalutare.
Sensazione di intorpidimento in una o più parti del corpo. Indolenzimento, debolezza o addirittura paralisi a braccia, gambe, o viso sono sintomi inequivocabili che qualcosa non va.
In caso di emergenza bisogna immediatamente contattare l’112, non bere e mangiare nulla. Parlare con gli operatori sanitari dell’112 descrivendo tutto ciò che sta avvenendo e le condizioni di salute del paziente.
Ti stai trovando ad ad assistere qualcuno con l’ictus in corso? Sorreggigli la testa perchè potrebbe rimettere.
Inizia con il rassicurarlo e parlargli in modo calmo, non trasmettergli ansia e agitazione.
Per attestare ancora una volta la presenza di ictus, utilizza il test FAST:
Face (faccia), chiedere alla persona di sorridere per osservare che gli angoli della bocca siano uguali.
Arms (braccia), chiedere alla persona di sollevare le braccia e vedere se riesce.
Speech (linguaggio), chiedere alla persona di ripetere una frase e valutare se ci riesce.
Time (tempo), in presenta di anche solo uno di questi sintomi, chiamare il 118.
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