Quali sono i 7 campanelli d’allarme del tumore ai polmoni?
I tassi di mortalità sono alti, quelli di guarigione bassi. Stiamo parlando del tumore ai polmoni, la cui diagnosi precoce può salvare la vita. Ecco i campanelli d’allarme.
Tumore ai polmoni, cos’è?
Ad essere colpite dal tumore ai polmoni in Italia ogni anno sono 45.000 persone, un numero statisticamente alto e preoccupante ma a spaventare ancora di più è il tasso di mortalità, l’85% dei pazienti muoiono perché vi è una mancanza di diagnosi precoce.
Organi che ci permettono di respirare, rinnovare il fiato e vivere possono essere soggetti al tumore che si può sviluppare a partire dalle cellule che costituiscono bronchi, bronchioli e alveoli. Cosa succede in questi casi? Ragionevolmente si andrà a creare una massa che ostruirà il flusso dell’aria oppure provocherà emorragie polmonari o bronchiali.
Ma il polmone colpito può essere anche l’oggetto di metastasi secondarie ad altri tumori.
Il tasto dolente per molti di voi potrebbe essere l’irrinunciabile fumo di sigaretta (o quanto meno, ci avete provato più volte a smettere senza nessun risultato) che è il più importante fattore di rischio per il tumore al polmone (questo vale anche per il fumo passivo).
Come ricordato dal sito del AIRC (Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro), il fumo di sigaretta è responsabile di 8-9 tumori del polmone su 10, ma anche cancerogeni chimici come l’amianto (asbesto), il radon e i metalli pesanti sono fattori di rischio per questa malattia, soprattutto per quella parte di popolazione che viene a contatto con queste sostanze per motivi di lavoro: si parla in questo caso di esposizione professionale.
Aumentano il rischio di ammalarsi anche l’inquinamento atmosferico, casi di tumore del polmone in famiglia (soprattutto nei genitori o in fratelli e sorelle) e precedenti malattie polmonari o trattamenti di radioterapia che hanno colpito i polmoni (magari per un pregresso linfoma).
Il tumore polmonare può essere di due tipi: a piccole cellule e tumore polmonare non a piccole cellule.
All’esordio, questo tipo di tumore è spesso asintomatico ma ci sono dei campanelli d’allarme che potrebbero condurre ad una diagnosi precoce evitando così una scoperta casuale durante un controllo di tutt’altro genere.
I campanelli d’allarme
1) Tosse persistente, che si ostina a smettere nonostante siano passate settimane.
2) Mancanza di respiro, sentirsi senza fiato forse può essere il sintomo di un ‘blocco’ delle vie respiratorie.
3) Dolore al torace, in ogni caso questo tipo di dolore deve essere comunicato al medico soprattutto se non passa neanche a riposo.
4) Respiro sibilante, può essere il sintomo che le vie aeree si sono ristrette.
5) Voce rauca, è la voce che cambia, lo senti e persiste da più settimane. Parlane con il tuo medico.
6) Perdita di peso, allarmarsi soprattutto se maggiore ai 4 kg.
7) Escreato ematico, perdita di sangue legata alla tosse che può essere anche saltuaria.
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