Quali sono i 12 campanelli d’allarme del disturbo psicotico (psicosi)?
L’attenzione passa da un pensiero all’altro, la percezione della realtà e la sua interpretazione sono alterate. Sono tanti i segnali del disturbo psicotico che possono essere riconosciuti: una zona d’ombra da esplorare, i 12 campanelli d’allarme.
Disturbo psicotico: cos’è?
Quando si parla di ‘psicosi’ si fa riferimento ad un arcobaleno di sintomi che spaziano dai disturbi del comportamento all’alterazione della percezione della realtà fino a giungere a delle compromissioni dei processi emotivi, affettivi e relazionali.
Si parla di un disturbo psichiatrico grave, forte è il distacco dall’ambiente che circonda il soggetto affetto.
Nella semplicità delle piccole azioni quotidiane nasce la difficoltà, anche provare dei sentimenti ‘autentici’ nei confronti dell’altro non è di facile accesso: è l’equilibrio psichico che viene compromesso.
Secondo il DSM 5 (2013) i sintomi psicotici sono raggruppabili in:
– Disturbi di forma del pensiero: alterazioni del flusso ideico, fino alla fuga delle idee e all’incoerenza, alterazione dei nessi associativi. Si può verificare pertanto deragliamento, tangenzialità tali da compromettere una comunicazione efficace.
– Disturbi di contenuto del pensiero: ideazione prevalente o delirante (i cosiddetti deliri); in particolare, è molto nota la cosiddetta paranoia. Il contenuto dei deliri può essere di vario tipo: persecuzione, di riferimento, somatico, religioso o di grandezza.
– Disturbi della sensopercezione: allucinazioni uditive, visive, olfattive, tattili, gustative. Tuttavia le allucinazioni uditive sono le più comuni nei disturbi psicotici e si presentano sotto forma di voci, familiari o non familiari.
Riconoscere i disturbi psicotici all’esordio si può e ne migliora la ripresa
Uno degli obiettivi è quello di evitare la stigmatizzazione della psicosi ma facilitare l’invio al CSM (Centro di Salute Mentale) di competenza per un intervento precoce che non porti ad un aggravamento dei sintomi debilitanti.
Un intervento che deve essere posto soprattutto durante la giovane età, la fase cruciale per molti ragazzi in cui inizia la separazione dalla propria famiglia, la scoperta e la pratica della propria sessualità, la nascita e la crescita dei propri interessi, la ‘rincorsa’ agli obiettivi e all’immaginazione della propria carriera.
Sicuramente ci possono essere delle sfide che possono comportare una fonte di stress per tutti gli adolescenti ma bisogna fare attenzione a quei campanelli d’allarme che parlano di qualcosa che non sta andando:
1) Alterazione del ciclo sonno/veglia, insonnia notturna e desiderio di dormire tutto il giorno.
2) Mancanza di scopi: il ragazzo/a si sente come spossato, privo di energia e determinazione. Perde interesse nella vita.
3) Pensiero disordinato e confuso: difficoltà di memorizzazione e concentrazione. Fatica a pensare in modo lineare. Dice o fa cose che gli altri stentano a comprendere.
4) Convinzioni inattaccabili: le proprie idee e convinzioni non corrispondono a fatti reali.
5) Deliri: può credere che gli altri cerchino di fargli del male. O possedere super-poteri. Che gli altri possano sentire i suoi pensieri.
6) Allucinazioni.
7) Alterato senso di sé.
8) Reazioni alterate di fronte ad eventi normalmente gestibili (es. emozioni appiattite o sovraeccitate).
9) Isolamento sociale: potrebbe rifugiarsi in un mondo tutto proprio.
10) Depressione.
11) Senso d’impotenza e disperazione.
12) Cambiamenti d’umore: sbalzi repentini.