Quali sono gli effetti collaterali della terza dose del vaccino?
- La terza dose del vaccino anti Covid-19 ha effetti collaterali?
- La terza dose del vaccino sarà più pesante delle precedenti?
- Negli USA la somministrazione della terza dose avrà inizio dal 20 settembre.
In Italia e nel resto d’Europa si continua a parlare della terza dose del vaccino anti Covid-19. Negli Stati Uniti la somministrazione della terza dose diventerà realtà a partire dal 20 settembre per coloro che si sono vaccinati da almeno otto mesi con un vaccino mRNA come Pfizer o Moderna.
Il dubbio che si cerca di sciogliere è se ci saranno degli effetti collaterali e quali. Siamo in grado di rispondere a questa domanda in anticipo o dobbiamo attendere le prime somministrazioni e l’identificazione delle prime reazioni avverse?
Ormai, conosciamo gli effetti della prima e della terza dose del vaccino anti Covid-19. Un po’ tutti rileghiamo all’inoculazione della seconda dose gli effetti collaterali più ‘pesanti’ con la paura che la terza dose segua questa tendenza. Iniziamo a chiarirci le idee.
La terza dose sarà più ‘pesante’ delle precedenti?
Da giorno 20 settembre, negli Stati Uniti inizierà la somministrazione della terza dose per chi si è vaccinato da almeno otto mesi con un vaccino mRNA come Pfizer o Moderna. Tuttavia, sono tanti gli americani che a partire dal 13 agosto si sono sottoposti alla terza inoculazione a causa delle loro delicate condizioni di salute.
Questo permette di poter sciogliere il primo nodo, i primi dubbi. Se le prime due dosi hanno provocato dolore al braccio, spossatezza, mal di testa, febbre e dolori muscolari, altre informazioni ci giungono da un rapporto del Centers for Disease Control americano che parla di «spossatezza, dolori muscolari localizzati» e altri sintomi «dal lieve al moderato». Ripercussioni più gravi «sono possibili ma molto rare».
Quindi nessuna escalation di sintomi rispetto alle dosi precedenti, stando all’affidato rapporto americano non dovremmo preoccuparci di possibili sintomi più ‘pesanti’ dei precedenti.
Tuttavia, l’attenzione degli scienziati sarà focalizzata a due effetti collaterali molto importanti: le miocarditi e la formazione di coaguli nel sangue.
Secondo gli esperti della Northwestern University Feinberg School of Medicine, secondo quanto riportato dal magazine Fortune, queste eventualità saranno monitorate accuratamente soprattutto nei giovani, nel caso in cui il richiamo vaccinale diventasse un appuntamento periodico e prolungato nel tempo.
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