Qual è la temperatura massima che può sopportare il corpo umano?
Quale temperatura comincia ad essere pericolosa per il corpo umano?
Bisogna, anzitutto, fare una distinzione tra la temperatura esterna e quella interna al corpo. Quest’ultima varia normalmente tra 36 °C e 37,5 °C.
Curiosamente, il nostro corpo resiste meglio alle temperature più basse. Questo perché le funzioni cellulari rallentano ma possono sopravvivere e riprendersi quando la temperatura torna al suo stato normale.
Invece, da 43° in poi, le proteine smettono di avere la loro forma normale e perdono la loro funzione, causando anche il decesso. Per questo motivo, l’uomo può resistere a una temperatura interna di 24° ma da 43° (o 46° in alcuni casi eccezionali) è quasi impossibile sopravvivere.
Per quanto riguarda la temperatura esterna, i primi esperimenti per scoprire i limiti del corpo umano risalgono al XVIII secolo. Il medico inglese Charles Blagden è riuscito a rimanere 15 minuti in una stanza riscaldata a 105 gradi.
Al di là del caso particolare di Blagden, gli scienziati ritengono che la temperatura massima a cui l’uomo può resistere sia di 127° per un periodo non superiore a 20 minuti.
Senza arrivare a questi estremi, il caldo che possiamo sopportare ha molto a che fare con l’umidità. Quindi, in ambienti asciutti il corpo resiste molto meglio alle alte temperature, perché il sudore funziona perfettamente come meccanismo per rinfrescarci. In luoghi con elevata umidità, invece, a partire da 40° il caldo può essere insopportabile.
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