Pregliasco: “Abbiamo un mese di tempo per tamponare la seconda ondata”
«Abbiamo una settimana – 15 giorni per capire quanto impatto avranno le scuole, che al momento vanno bene: direi che abbiamo il mese di ottobre per tamponare la seconda ondata».
Così il virologo e direttore sanitario del Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, a Studio 24 su Rainews, precisando che, al momento «siamo in una fase di limbo» ma che, se il trend dei contagi in risalita si confermerà anche nei prossimi giorni, «arriveremo a una seconda ondata» di contagi.
Poi, a proposito di quanto successo in Serie A, Pregliasco ha detto: «La salute deve essere sempre la priorità. Da nove settimane ci sono incrementi nel numero dei casi, ma ci sono interessi economici come è il campionato di calcio. Ci vuole responsabilità in primis dei calciatori. Non dico che devono vivere in una bolla, ma ci vogliono comportamenti responsabili, nel contesto della vita normale».
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«La quarantena soft? Va bene per i chirurghi, non per i calciatori – ha aggiunto il virologo – dobbiamo fare, come cittadini, quarantena se abbiamo avuto contatto stretto e bisogna stare a casa 14 giorni. Un chirurgo specialista di questioni oncologiche e non ci sono possibili sostituti per la sua specificità e se è asintomatico, allora è giusto che lavori».
«Caso Napoli? Fondamentali isolarli perché c’è un caso indice, ma è altrettanto importante avere distanziamento. Per costruire una bolla – ha affermato – c’è bisogno di una preparazione, non è una questione immediata. Al Genoa, Perin era sintomatico con una più alta capacità di diffondere il virus. Giusto non giocare Juventus-Napoli per spezzare la catena dei contagi e per evitare nuovi focolai».
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