Polipi intestinali: cosa sono, sintomi, cause, cura e prevenzione
Se hai più di 50 anni potresti essere il soggetto ideale nello sviluppare i polipi intestinali.
Sebbene non siano dei tumori, potrebbero avere un’evoluzione in quella direzione.
Di conseguenza, è essenziale conoscere questa malattia e prevenirla in tempo.
Polipi intestinali del colon e retto
Quando si parla di polipi si fa riferimento a delle neoformazioni benigne, ovvero dette ‘escrescenze’, di piccoli dimensioni che si manifestano a livello della superficie di una mucosa e possono assumere differenti forme: “sessili” (nell’85% dei casi) oppure peduncolati (13% dei casi), raggruppati (multipli) o singoli (solitari).
I polipi intestinali hanno la caratteristica di svilupparsi nel colon-retto, possono variare le dimensioni che crescono nel tempo fino a manifestare dei sintomi precisi, prima di allora sono asintomatici.
Evidenze hanno dimostrato che i polipi del colon possono essere delle formazioni precencerose (nel 2% dei casi) a tal punto da sviluppare tumori maligni.
Più piccolo sarà il polipo, minore sarà la probabilità di sviluppare un tumore. Si è visto come il 75% dei tumori al colon provenga da un polipo chiamato ‘adenoma‘ derivante da cellule ghiandolari.
Nonostante chiunque possa sviluppare questo tipo di polipi intestinali, di cui la causa è sconosciuta, ci sono dei fattori predisponenti quali:
- il sesso, gli uomini sono più a rischio;
- età superiore ai 50 anni;
- una pregressa diagnosi di poliposi;
- familiarità, anche per il tumore al colon;
- fumo di sigaretta, obesità e consumo di alcol
I polipi crescono in maniera ‘silente’ per anni, non presentando una sintomatologia specifica.
Quando compaiono i primi sintomi? Quando le dimensioni sono voluminose o sono evoluti in tumore. A questo punto possono presentarsi:
- Sangue o muco nelle feci
- Dolore addominale
- Diarrea o stipsi cronica
- Muco nelle feci
- Stanchezza con progressiva anemia (carenza di ferro).
Come abbiamo già detto, solitamente i polipi intestinali non si trasformano in tumore, piuttosto è bene sottoporsi a dei controlli per prevenire possibili esiti infausti. Come?
Per prima cosa recandosi da uno specialista che eseguirà un’esplorazione rettale (esame interno del retto), in seguito effettuando una colonscopia (esame diagnostico che esplora le pareti interne del colon), il medico potrà richiedere l’esame delle feci per la ricerca del sangue occulto.
Nel caso in cui venga prelevato del materiale biologico questo sarà sottoposto ad un esame istologico evidenziandone la benignità o la malignità.
Nel caso in cui vengano rilevati dei polipi durante l’esame diagnostico, sarà necessario procedere alla cura che viene posta con la rimozione delle lesioni per via endoscopica o tramite una terapia chirurgica.
Resta consigliato sottoporsi alla colonscopia raggiunti i 50 anni di età (o età superiore). Non preoccuparti dell’invasività dell’esame, possono essere somministrati degli antidolorifici e sedativi che agevoleranno il tuo controllo preventivo.