Pet therapy: origini e utilizzo in Italia della terapia con gli animali
Il legame tra uomo e animale si rivela spesso un potente mezzo di guarigione e crescita personale, dimostrando che l’affetto e la compagnia degli animali possono fare la differenza nel percorso di benessere psicofisico.
La pet therapy è una pratica terapeutica che utilizza gli animali per migliorare la salute fisica, emotiva e psicologica delle persone. Non è una terapia autonoma, ma un supporto che viene integrato con trattamenti medici, psicologici o educativi.
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Origine e storia
Il concetto di pet therapy ha radici antiche, ma è stato formalizzato nel XX secolo. Ecco di seguito alcuni momenti chiave della sua storia.
XVIII secolo: si hanno testimonianze dell’uso degli animali per il benessere umano in alcune strutture ospedaliere.
1953: lo psichiatra Boris Levinson osservò che la presenza del suo cane aveva un effetto positivo sui suoi pazienti, in particolare sui bambini con disturbi psicologici.
1977: l’americano Samuel Corson dimostrò che l’interazione con gli animali poteva ridurre ansia e stress nei pazienti psichiatrici.
Gli animali più diffusi per la per therapy
Oggi la pet therapy è diffusa in tutto il mondo ed è usata in ospedali, case di riposo, scuole e centri di riabilitazione.
Gli animali più utilizzati sono cani, gatti, cavalli, delfini e conigli, scelti in base alle necessità della terapia.
Come si legge sul sito specializzato Vet33, nell’ambito della pet therapy, l’animale può giocare due diversi ruoli: quello di interlocutore diretto che sollecita il paziente a interagire, per esempio tramite il contatto fisico. Oppure può essere un ponte comunicativo nel rapporto tra paziente e terapeuta. E’ quindi fondamentale che l’animale abbia una disposizione positiva. Per questo è necessaria una costante valutazione da parte del veterinario che ne monitori lo stato di salute e i livelli di stress, così da decidere se possa o meno proseguire nel suo ruolo di co-terapeuta.
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La pet therapy in Italia
Nel nostro Paese la pet therapy arriva nel 1987: se ne parla per la prima volta in un Convegno Interdisciplinare a Milano su “Il ruolo degli animali nella società odierna”. Dopo tre anni, nel 1990, nacque il C.R.E.I. il primo centro di “Ricerca Etologica Inter-disciplinare per lo studio del rapporto uomo-animale da compagnia” seguito nel 1997 dalla S.I.T.A.C.A. (Società Italiana Terapia e Attività con Animali). La vera svolta si ha però realmente nel 2009 con l’istituzione del Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali.
In Italia, questo termine, come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, è stato recentemente sostituito con quello più appropriato di interventi assistiti con gli animali (IAA), che consente di distinguere tra diverse tipologie di approcci, a seconda che prevalga la componente cosiddetta ludico-ricreativa (attività assistita con gli animali, AAA), quella educativa (educazione assistita con gli animali, EAA) o quella terapeutica (terapia assistite con gli animali, TAA).
Benefici della pet therapy
Uno dei principali vantaggi della pet therapy è il suo effetto positivo sull’umore. Il contatto con gli animali aiuta a ridurre lo stress, l’ansia e la depressione, stimolando la produzione di endorfine, gli ormoni del benessere. Inoltre, accarezzare un animale può abbassare la pressione sanguigna e favorire il rilassamento.
Dal punto di vista sociale, la presenza di un animale può facilitare la comunicazione e l’integrazione, soprattutto per bambini con disturbi dello spettro autistico o persone con difficoltà relazionali. Gli animali, infatti, offrono un’interazione priva di giudizi, aiutando a rafforzare l’autostima e il senso di sicurezza.
Per chi ha problemi motori, la pet therapy può rappresentare un valido supporto nella riabilitazione. Attività come passeggiare con un cane o accarezzare un gatto stimolano il movimento e migliorano la coordinazione.
Migliora la qualità di vita
La pet therapy rappresenta un valido strumento di supporto per migliorare la qualità della vita di molte persone. Il legame tra uomo e animale si rivela spesso un potente mezzo di guarigione e crescita personale, dimostrando che l’affetto e la compagnia degli animali possono fare la differenza nel percorso di benessere psicofisico.
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