Perché viene la pelle d’oca?
Mi viene la pelle d’oca: quante volte abbiamo detto questa frase? Tantissime! Sono però pochissime le persone che si soffermano sul significato scientifico di queste parole. Nelle prossime righe, cercheremo di scoprire qualcosa di più in merito.
Cos’è la pelle d’oca?
La pelle d’oca, fenomeno conosciuto anche con il nome scientifico di piloerezione, si contraddistingue per la comparsa, temporanea, di rilievi cutanei di piccole dimensioni. Questi ultimi, a prima vista risultano molto vicini tra loro.
La situazione appena descritta, che deve il suo nome alla somiglianza tra la cute dell’essere umano nelle condizioni appena citate e quella di un’oca spennata, si contraddistingue per una contrazione dei follicoli piliferi che, normalmente, non sono eretti ma contraddistinti da una determinata inclinazione. Per essere precisi, bisognerebbe parlare di contrazione dei muscoli che sovrintendo all’erezione dei follicoli piliferi.
Quando si verifica questo fenomeno (regolato dal sistema nervoso autonomo), si assiste a un contemporaneo raggrinzimento della cute circostante. Non appena terminano gli effetti della piloerezione, i fusti dei singoli peli coinvolti dal fenomeno tornano nella loro posizione originaria.
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Cause della pelle d’oca
La contrazione dei muscoli piloerettori è frutto dell’influenza di svariati fattori. In questo novero possiamo considerare la risposta del nostro organismo a determinate condizioni esterne. Un esempio che si chiama in causa spesso è quello della temperatura esterna eccessivamente fredda.
A tal proposito è utile sottolineare un comportamento molto particolare dei peli che, quando si erigono, trattengono dell’aria che, fermandosi a livello della cute, la protegge dal freddo, proprio come un cuscinetto.
Il freddo non è l’unica causa della pelle d’oca. La piloerezione, infatti, può avvenire anche a seguito di una forte emozione. Nel corso degli anni, sono stati condotti numerosi esperimenti che si sono focalizzati sulla pelle d’oca come reazione all’ascolto della musica.
Tra questi è possibile citare la ricerca di Matthew Sachs, studente ad Harvard e oggi docente di psicologia. Cosa ha scoperto di preciso? Che le persone a cui viene la pelle d’oca ascoltando la musica hanno una struttura cerebrale diversa dagli altri.
Concludiamo ricordando che, in alcune situazioni, la pelle d’oca è tutto tranne che piacevole. Questo fenomeno, infatti, può essere annoverato tra i sintomi di diverse infezioni virali.
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