Perché si perdono i capelli?
L’elenco delle cause che possono portare alla perdita dei capelli è lungo ed eterogeneo, chiamando in causa fattori esterni o interni. Non è solo un luogo comune ma corrisponde a verità il fatto che lo stress sia uno dei principali responsabili della perdita dei capelli (qui un approfondimento): che sia determinato da un lavoro non soddisfacente, da problemi familiari, da una vita di coppia irregolare o da qualsiasi altro ragione, lo stress può far sì che i capelli inizino a cadere in modo più consistente rispetto alla norma, interessando tutta la testa o solo una porzione. Non è raro, per esempio, che all’inizio la caduta riguardi una parte, formando una sorta di macchia sul capo che, con il passare del tempo, si riduce o cresce a seconda che lo stress svanisca o diventi più forte. Come è facile intuire, in una situazione del genere non c’è altra soluzione possibile che intervenire sulle ragioni che provocano lo stress, intervenendo sul proprio stile di vita o eliminando quelle situazioni che sono fonte di ansia e di preoccupazione.
Le malattie correlate alla caduta dei capelli
In molti casi i capelli possono cadere in conseguenza a condizioni mediche già presenti, come per esempio la tiroidite, l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo: tutte patologie che coinvolgono la tiroide, e che sono in grado di determinare non solo un forte diradamento dei capelli, ma anche la perdita dei peli, con riferimento in particolare alle sopracciglia. La condizione può durare per tutta la vita, e non sempre il ricorso ai farmaci permette di risolvere il problema.
L’andropausa e la menopausa
Il trascorrere degli anni è un ulteriore elemento che può influenzare la caduta dei capelli: il sopraggiungere dell’andropausa tra gli uomini e della menopausa tra le donne causano – come noto – cambiamenti molto importanti a livello fisico, con sconvolgimenti ormonali che possono avere effetti anche sulla salute e sulla durata della capigliatura. La riduzione dei livelli di estrogeni che si verifica intorno ai 50 anni tra le esponenti del gentil sesso può causare un diradamento della chioma, che per altro nelle donne si rivela molto più imbarazzante rispetto a quel che accade tra i maschi.
Un fattore genetico
Non sono rari i casi in cui la perdita dei capelli consiste in un vero e proprio fattore genetico, una sorta di eredità che si tramanda da una generazione all’altra. Insomma, chi ha una storia familiare in cui la calvizie e l’alopecia sono tratti comuni ha molte probabilità di perdere, a propria volta, i capelli.
Conoscere la caduta dei capelli
Non è detto che sia sempre facile individuare la natura e le origini della perdita dei capelli, che può avere peculiarità e cause differenti a seconda della parte di cuoio capelluto in cui essa si manifesta. Vale la pena di sapere, tra l’altro, che la caduta si verifica con modalità diverse tra gli uomini e le donne: nel primo caso si ha a che fare con la stempiatura, mentre nel secondo caso è l’intero cuoio capelluto a essere interessato. L’alopecia può essere considerata temporanea, e quindi reversibile, o permanente: in questo secondo caso avviene la morte dei follicoli piliferi. Nel momento in cui la caduta risulta più intensa in autunno o in primavera, si ha a che fare con un fenomeno fisiologico, che è dovuto al cambiare delle stagioni. Si distingue tra telogen effluvium e telogen defluvium a seconda che la caduta sia reversibile o meno.