Perché lo stress fa venire la barba bianca?
Sono tantissime le persone che, dopo aver subito un forte sconvolgimento emotivo, hanno visto i capelli – e la barba – diventare rapidamente bianchi. Come mai succede ciò? La prima cosa da dire è che si tratta di un fenomeno diverso rispetto a quello che porta al naturale imbiancamento dei capelli a causa dell’età.
Capelli e barba bianca: come mai lo stress li fa venire?
Quando si parla dei capelli o della barba, è necessario ricordare che ogni singolo follicolo pilifero è caratterizzato dalla presenza di una scorta di melanina. Per capire come funziona il processo che porta alla perdita di pigmentazione, è stato effettuato un esperimento che ha coinvolto alcuni topi.
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Gli studiosi che l’hanno effettuato si sono concentrati in particolare sugli effetti degli attacchi autoimmuni sui follicoli. Nello specifico, è stato riscontrato che, quando è stressato, il corpo produce noradrenalina, un composto chimico che svolge il ruolo di neurotrasmettitore.
Questo composto, che agisce in maniera molto simile a quella di un ormone, è un precursore dell’adrenalina e, quando entra nel circolo ematico, attiva le cellule staminali dei melanociti, svuotando i ‘serbatoi’ del pigmento.
La sua secrezione ha anche altri effetti. In questo novero è possibile considerare l’influenza sul sonno e quella sull’umore. La noradrelina, inoltre, provoca un’accelerazione del battito cardiaco e causa un rallentamento dell’attività intestinale.
Gli esperti che si sono occupati dello studio sopra ricordato – un team dell’Università di Harvard che ha pubblicato i risultati del proprio lavoro sulle pagine della rivista Nature – hanno altresì notato che il danno alla riserva di melanina delle cellule che hanno il compito di conferire colore ai peli e ai capelli è permanente.
Lo stress, infatti, provoca una compromissioni alla capacità rigenerativa dei tessuti, attivando eccessivamente la produzione di cellule finalizzate alla pigmentazione. Diventano così tante che, in caso di morte, non esiste più una riserva sostitutiva. Gli studiosi hanno però notato che, bloccando il processo di proliferazione, si riesce a invertire il processo.
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