Perché ci piace l’odore delle nostre scorregge?
La scienza non ha dubbi al riguardo, l’odore delle nostre scorregge ci piace di più di quella degli altri. Perché? Scorri nella lettura.
L’attrazione verso l’odore delle proprie scorregge
Se sei approdato nella lettura di questo articolo è perché anche tu probabilmente sei attratto piacevolmente più dall’odore delle tue scorregge che da quella degli altri. Anzi, forse il tuo odore ti piace proprio (e lo annusi sotto le coperte! Ma resterà un dettaglio segreto seppellito in righe).
Devi sapere che sei attratto dalla “familiarità” dell’odore delle tue scorregge emesse, come quando ti piace un’immagine, un quadro, una canzone. L’odore delle tue scorregge è per te “riconoscibile” perché unico rispetto a quello di tutti gli altri.
Cosa ci fa provare disgusto per le scorregge degli altri?
Il senso di disgusto e allontanamento è un meccanismo difensivo e primordiale, sono un tentativo da parte del cervello di evitare contagi da parte di materiale fecale. Ovviamente stiamo parlando di un problema che oggi non è reale, i nostri vestiti ci proteggono.
Inoltre, ci sono persone più sensibili alla puzza di altre. Chi? Le persone ansiose. Difatti, la percezione del disgusto varia in base al sesso, all’età, alla cultura ed anche alla personalità.
Curiosità e approfondimento
Le scorregge sono costituite da gas inodori come l’azoto (ingerito), l’ossigeno (ingerito), il metano (prodotto da archei anaerobici), l’anidride carbonica (prodotta dai batteri anaerobi o ingerito) e l’idrogeno (prodotto da alcuni e consumato da altri). L’azoto è il principale gas rilasciato.
Allora perché puzzano?
L’odore insopportabile (almeno, quello degli altri) che sentiamo è causato dai batteri che nell’intestino rilasciano gas contenenti zolfo e questo proviene dall’ingestione di aria e dai batteri presenti nel grande intestino (colon). Ad esempio, ingeriamo aria se beviamo e mangiamo velocemente o se mastichiamo gomme oppure fumiamo.
Inoltre, ci sono determinati cibi “candidati” alla produzione di gas tipo quelli che hanno il raffinosio (fagioli, negli asparagi, nei broccoli, nei cavoli, nei cereali integrali e in varie verdure), il lattosio (nel latte), il fruttosio (pere, nei carciofi, nelle cipolle, nel frumento, in alcune bibite e in alcuni succhi di frutta).
Negli amidi (pasta, grano e patate), invece il riso non produce nessun gas.
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