Perché abbiamo il singhiozzo? Cause, rimedi e quando preoccuparsi

Il singhiozzo è un fenomeno comune ma misterioso. Ecco cosa lo provoca, come gestirlo e quando è il caso di preoccuparsi.

Il singhiozzo è un fenomeno comune che colpisce persone di tutte le età, ma nonostante la sua diffusione, molte persone non conoscono esattamente le cause o i meccanismi che lo provocano. Iniziamo a comprendere come funziona e perché succede.

Il diaframma: il motore del singhiozzo

Il singhiozzo è causato da una contrazione involontaria e ripetitiva del diaframma, il muscolo situato sotto i polmoni che ha un ruolo cruciale nella respirazione. Normalmente, il diaframma si contrae e si rilassa in modo coordinato con la respirazione. Tuttavia, quando si verifica un’irritazione del nervo che lo controlla – il nervo frenico – il diaframma inizia a contrarsi in maniera irregolare e improvvisa. Questo movimento incontrollato è il motivo principale dietro il singhiozzo.

Quando il diaframma si contrae rapidamente, l’aria viene aspirata bruscamente nei polmoni, ma il glottide, ovvero la parte superiore delle vie respiratorie che contiene le corde vocali, si chiude rapidamente subito dopo. Questa chiusura improvvisa produce il caratteristico suono “hic” associato al singhiozzo.

Le cause comuni del singhiozzo

Esistono numerose situazioni che possono portare al singhiozzo. Alcune delle cause più comuni includono:

  • Mangiare troppo velocemente: Quando si inghiottono grandi bocconi di cibo in fretta, è possibile irritare l’esofago, che passa molto vicino al nervo frenico. Questo può scatenare il singhiozzo.
  • Bere bevande gassate: Le bibite frizzanti introducono gas nello stomaco, che può stimolare i nervi collegati al diaframma e provocare il singhiozzo.
  • Cambio rapido di temperatura: Bere qualcosa di molto freddo subito dopo aver mangiato qualcosa di caldo (o viceversa) può irritare il diaframma.
  • Risate o emozioni intense: Risate incontrollate o forti emozioni possono destabilizzare il controllo del diaframma, innescando il singhiozzo.
  • Consumo eccessivo di alcol: L’alcol può irritare l’esofago e lo stomaco, stimolando il nervo frenico.

Il ruolo del nervo vago e del nervo frenico

Il nervo vago e il nervo frenico sono i principali protagonisti del singhiozzo. Il nervo vago, noto anche come “nervo vagabondo”, si estende dal cervello fino allo stomaco, passando vicino all’esofago e al diaframma. Quando viene irritato o compresso, può stimolare il diaframma a contrarsi, causando il singhiozzo. Anche il nervo frenico, che controlla direttamente il diaframma, può essere coinvolto. Quando questi nervi vengono stimolati, il risultato è una serie di contrazioni involontarie del diaframma.

Il singhiozzo può essere un segnale di qualcosa di più serio?

Nella maggior parte dei casi, il singhiozzo è temporaneo e innocuo. Tuttavia, ci sono situazioni in cui il singhiozzo persistente può essere il segnale di una condizione medica più seria. Se il singhiozzo dura più di 48 ore, è importante consultare un medico, in quanto potrebbe essere sintomo di problemi neurologici, disturbi metabolici o infiammazioni che coinvolgono i nervi frenico o vago. Tra le possibili cause gravi ci sono:

  • Infiammazioni o infezioni che coinvolgono i nervi del diaframma.
  • Malattie del fegato o del pancreas.
  • Condizioni neurologiche che influenzano il controllo muscolare.
Singhiozzo: cause e rimedi.

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Modi per fermare il singhiozzo

Esistono molti rimedi popolari per il singhiozzo, alcuni dei quali sono basati sulla scienza e altri meno. Ecco alcuni dei metodi più comuni che potresti provare:

  • Trattenere il respiro: Respirare profondamente e trattenere il respiro per alcuni secondi può aiutare a “riavviare” il diaframma e fermare il singhiozzo.
  • Bere acqua fredda: Sorseggiare lentamente acqua fredda può contribuire a rilassare il nervo frenico.
  • Mangiare un cucchiaino di zucchero: La consistenza dello zucchero può stimolare i recettori sensoriali nella bocca, interrompendo il ciclo del singhiozzo.
  • Tirare la lingua: Questo rimedio strano ma efficace può stimolare il nervo vago e aiutare a fermare il singhiozzo.
  • Stimolare il riflesso della deglutizione: Bere un bicchiere d’acqua senza fermarsi può aiutare a interrompere il ciclo del singhiozzo.

Quando consultare un medico

Come accennato in precedenza, il singhiozzo di solito è temporaneo e si risolve da solo. Tuttavia, ci sono casi in cui potrebbe essere necessario un intervento medico. Se il singhiozzo persiste per più di due giorni o è accompagnato da altri sintomi come dolore al petto, difficoltà respiratorie o difficoltà a deglutire, è importante cercare assistenza medica. Un medico può eseguire esami per determinare se c’è una causa sottostante più grave e potrebbe prescrivere farmaci per trattare il singhiozzo cronico.

Il singhiozzo nei neonati e nei bambini

Il singhiozzo non è un fenomeno esclusivo degli adulti: anche i neonati e i bambini ne soffrono frequentemente. Nei neonati, in particolare, il singhiozzo è spesso una risposta naturale al riflesso del diaframma durante l’alimentazione. In genere, non è motivo di preoccupazione e passa da solo. Tuttavia, se il singhiozzo sembra disturbare il sonno o l’alimentazione del bambino, potrebbe essere utile consultare un pediatra per ricevere consigli.

Curiosità sul singhiozzo

Il singhiozzo ha sempre suscitato interesse e curiosità. Esistono alcuni casi straordinari documentati, come il singhiozzo più lungo mai registrato. Charles Osborne, un agricoltore americano, detiene il record per aver avuto il singhiozzo per ben 68 anni consecutivi, dal 1922 al 1990.

Un’altra curiosità riguarda i diversi rimedi popolari per il singhiozzo, che variano a seconda delle culture. Ad esempio, in Italia si raccomanda spesso di bere sette piccoli sorsi d’acqua, mentre in altre culture si suggerisce di spaventare la persona colpita da singhiozzo per “scioccare” il diaframma e farlo smettere.

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