Papa Francesco ai sacerdoti: “No a ostie senza glutine”
Papa Francesco ha ricordato a sacerdoti e vescovi di tutto il mondo che l’ostia non può non contenere glutine, almeno un po’.
Il Pontefice, infatti, ha inviato una lettera a metà giugno, affermando che tutto il ‘pane’ usato durante la Comunione deve contenere almeno un po’ di glutine, proteina presente in natura nel grano e che si trova anche nella pasta, nei dolci e nei cereali.
“Le ostie che sono senza glutine non sono valide per la celebrazione dell’Eucaristia“, ha scritto il cardinale Robert Sarah per conto di Bergoglio.
Le ostie a basso contenuto di glutine, ha aggiunto il cardinale, possono essere utlizzate, “purché contengano una quantità sufficiente di glutine, senza l’aggiunto di materiali estranei e senza il ricorso a procedure che alterino la natura del pane“.
Le regole della Chiesa, tra l’altro, impongono che il pane usato per la Comunione debba essere preparato senza lievito e al 100% con il frumento. Qualsiasi altra aggiunta (come frutta, zucchero o miele) rende il pane inutilizzabile nella liturgia.
L’imposizione, però, non è una novità: già nel 2003 c’è stata una lettera simile a proposito del vino e del pane, ovvero il sangue e il corpo di Gesù Cristo, secondo la fede cattolica.
Oltre alla regola del glutine, la Chiesa consente che il pane e il vino siano realizzati con organismi geneticamente modificati (OGM) e il mustum, un tipo di succo d’uva.