Pancia gonfia? Cause e rimedi
“Il mio addome è sempre gonfio”, “Oggi i jeans mi stanno stretti”, manifestazioni di disagio e turbamento anche per chi solitamente non presta attenzione all’aspetto esteriore del proprio corpo.
Il gonfiore addominale, spesso, è una condizione benigna secondaria ad un comportamento alimentare scorretto e a delle abitudini errate, raramente può essere associato a patologie più severe. Difatti, si stima che una persona su dieci sia coinvolta da questa sensazione sgradevole.
La conoscenza delle cause e dei rimedi può sostenere il desiderio di rinunciare al crescente imbarazzo.
Addome gonfio? Ecco le cause più comuni
Prima di approfondirne le cause, è utile ricordare che tra i sintomi più comuni rientrano la costipazione (difficoltà nell’espellere le feci) e l’aerofagia (elevata quantita di aria presente nello stomaco), fastidi che interessano sia gli uomini che le donne. Molto comune è la presenza di gonfiore addominale contemporaneamente ai dolori al basso ventre durante il ciclo mestruale.
La causa primaria tra tutte? La presenza di gas.
Nell’intestino normalmente se ne rilevano determinate quantità che variano da soggetto a soggetto, l’eccesso può essere causato da una dieta non equilibrata e dall’abitudine ad inghiottire aria: masticare chewing-gum, mangiare velocemente, bere bevande gassate, fumare, sono alcuni dei comportamenti modificabili.
Conduci una vita stressante? Non sei sereno? Potrebbe essere l’ansia a far assumere la forma di “palloncino” al tuo addome.
Nell’Almanacco della Scienza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), viene indicato che l’intestino è il “secondo cervello”, definizione coniata da Michal D. Gershon, scienziato della Columbia University. Cervello e intestino collaborano nel mantenere un buono stato di salute psico-fisica.
Rinunciare a un pasto invitante può essere difficile, una dieta scorretta può favorire il fastidio addominale.
Più rare sono le condizioni patologiche che possono essere associate al gonfiore addominale, quali:
- Sindrome del colon irritabile (insieme di disturbi cronici localizzati nel colon).
- Malattie croniche infiammatorie (rettocolite ulcerosa e malattia di Crohn).
- Intossicazioni (introduzione nell’organismo di sostanze non tollerate).
- Danneggiamento della flora batterica intestinale (la sua compromissione può essere causata anche dall’uso di antibiotici).
Se si pensa che sia un’intolleranza alimentare (condizione non patologica) la causa del proprio gonfiore, può essere raccomandato un consulto medico prima di eliminare alcuni cibi dalla propria tavola.
I rimedi? Cambiare le proprie abitudini
Il disagio è diventato parte della giornata, parlarne con i familiari o gli amici può aumentare l’imbarazzo già sentito, cosa fare?
La prima risposta si apprende già durante la nascita, sostenere la respirazione. Infatti, entro 20 secondi dal parto, il neonato emette il primo respiro.
Esercitarsi alla respirazione diaframmatica non richiede molto tempo, prima di mangiare si possono dedicare a questa 5-10 minuti per agevolare la digestione.
Limitare l’assunzione di alcuni alimenti può essere un’altra alternativa, quali?
Dalle pietanze ricche di grassi o fritti, al consumo eccessivo di fibre, latticini, legumi, dolci e bibite. Preferire frutta e verdura, mangiare il finocchio (favorisce l’espulsione di gas), mela e mirtillo (con capacità antifermentative).
Praticare attività sportiva all’aperto, all’interno della propria casa o in palestra.
Esercitarsi con addominali ipopressivi può contrastare la pancia gonfia.
Prima di rivolgersi al proprio medico di fiducia è bene attuare un’autoanalisi sui comportamenti di modificabili. Se i sintomi persistono e/o si aggravano resta consigliato un consulto specialistico.