Ivo Cilesi, pedagogista che ha cambiato la vita di tantissimi malati di Alzheimer, è morto per il Coronavirus tra domenica e lunedì.
Ciò è quanto sostengono i ricercatori della Stanford University della California, Stati Uniti d'America. I dettagli.
Scoperta dai ricercatori della Fondazione EBRI Rita Levi-Montalcini una molecola che 'ringiovanisce' il cervello bloccando l'Alzheimer nella prima fase
I ricercatori dell‘University College di Londra (Gran Bretagna) hanno confrontato i risultati dei test di memoria e di riflessione che un gruppo di bambini, allora…
Una società farmaceutica statunitense sostiene di aver creato la prima terapia che potrebbe rallentare il morbo di Alzheimer ed è ora pronta per essere lanciata sul mercato.
Secondo un nuovo studio, pubblicato il 27 agosto scorso sulla rivista Molecular Psychiatry, un’alimentazione ricca di grassi durante la gravidanza potrebbe proteggere i neonati dal…
Un team di ricercatori statunitensi ha avanzato una nuova ipotesi sulla causa dell'Alzheimer. Ecco quale.
Una scoperta che potrebbe essere combinata con un trattamento in grado di curare la demenza e l'Alzheimer (che colpisce più di 7 milioni di persone ogni anno).
Lo studio della dottoressa Manuela Leri, ricercatrice di Airalzh Onlus, dimostra come l’oleuropeina aglicone e l’idrossitirosolo – i polifenoli dell’Olio EVO – possano prevenire la formazione di proteine tossiche responsabili dello sviluppo dell’Alzheimer.
Al via una ricerca sperimentale che, secondo i medici, può invertire gli effetti dell'Alzheimer e prevenire che si verifichino sin dall'inizio.
Scoperto un legame tra dormire poco e male e la demenza. Gli studi sono stati diffusi durante la conferenza dell'Associazione Alzheimer.
La scoperta di un team di ricercatori francesi e statunitense. Si tratta di una nuova speranza per i malati di Alzheimer.
I ricercatori hanno scoperto nel cervello dei malati di Alzheimer un tipo di batteri noti per essere la causa della malattia dei denti e delle gengive.
Gli scienziati statunitensi hanno sviluppato un esame del sangue per predire l'insorgenza del morbo di Alzheimer dieci anni prima della comparsa dei primi sintomi.
Bere caffè potrebbe essere un modo per contrastare la comparsa di Alzheimer, Parkinson e di altri disturbi. La scoperta di una ricerca.
Le infezioni gengivali, come la paradontite, sarebbero all'origine dello sviluppo dell'Alzheimer. Ecco perché.
Una figlia ha ripreso la felicità della madre con l'Alzheimer ogni volta che le viene detto che diventerà presto nonna.
Un team di ricercatori francesi sostiene che la caffeina potrebbe aiutare nel contrastare il morbo di Alzheimer. Ecco perché.
Il video, che è molto commovente, è stato condiviso su varie pagine Facebook, collezionando migliaia di visualizzazioni, commenti e condivisioni.
Scienziati dell'Università della Florida hanno scoperto che una versione modificata di una proteina delle cellule immunitarie potrebbe essere utilizzata come trattamento per la malattia di Alzheimer.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista The Journal of Neuroscience.
Se non conosci qualcuno affetto da Alzheimer o Parkinson, potrebbe essere difficile distinguere queste due malattie. Ecco 6 differenze da sapere.
Alcuni anticorpi potrebbero essere in grado di rimuovere le placche amiloidi dell'Alzheimer dal cervello.
I ricercatori sanno che l'Alzheimer non può essere ricondotto a una causa singola. Trovato un altro fattore di rischio.
"Notevole": è così che i ricercatori stanno descrivendo i risultati di un nuovo studio condotto sui topi che mostrano i tratti associati al morbo di Alzheimer.
Una delle domande più frequenti che i proprietari fanno ai veterinari sui loro cani anziani è "possono avere l'Alzheimer?".
Una donna di 86 anni sofferente di demenza ha avuto un momento di ripresa quando ha incontrato Babbo Natale in uno studio fotografico.
La patologia potrebbe essere più aggressiva, con sintomi più accentuati. A rivelarlo uno degli ultimi studi americani sulla malattia.
Bill Gates ha investito miliardi di dollari per combattere la poliomielite, la malaria e altre malattie devastanti nel Paesi in via di sviluppo. Ora vuole occuparsi dell'Alzheimer.
Sviluppato un algoritmo che può individuare piccoli cambiamenti strutturali nel cervello causati dalla malattia un decennio prima che i sintomi appaiano.