Pacchi dalla Cina e coronavirus: c’è rischio di ammalarsi?
Da diverse settimane ormai, la paura del coronavirus dalla Cina sta tenendo in scacco il mondo. Tra parate per il capodanno cinese annullate in tutto il mondo, Italia compresa, e le città in quarantena, si parla anche di un argomento di rilevanza non indifferente, ossia il rischio di ammalarsi in caso di ricezione di un pacco dalla Cina (gli e-commerce che hanno il loro quartier generale in questo immenso Paese sono alcuni tra i principali player online del commercio online).
Nelle prossime righe, puoi trovare alcune preziose informazioni in merito che, speriamo, potranno aiutarti a capire qualcosa di più su un argomento di cruciale importanza in queste settimane.
Il punto della situazione
Nei giorni scorsi, è stata ufficializzata la trasmissione da uomo a uomo del coronavirus partito dalla città di Wuhan. Oggi come oggi, gli esperti non sono stati ancora in grado di capire se la trasmissione del virus possa concretizzarsi anche dagli oggetti all’uomo.
Interessante a tal proposito è il punto di vista della Dottoressa Galina Kozhevnikova, epidemiologa presso la Peoples’ Friendship University of Russia. L’esperta in questione ha specificato che il rischio di trasmissione del virus tramite il contatto con oggetti provenienti dalla Cina è molto basso. Il motivo è semplice e riguarda la sensibilità del virus agli agenti ambientali esterni.
Diverso è il punto di vista dell’infettivologo Michail Shelkanov. Secondo l’esperto in questione, le gocce frutto della tosse e degli starnuti possono depositarsi sulle merci e sui pacchi e contagiare le persone che entrano in contatto con gli oggetti.
La situazione in Russia
Nonostante questo, in diversi Paesi del mondo sono sempre di più le persone che stanno scegliendo di rinunciare all’acquisto di prodotti dagli e-commerce cinesi. Questo vale soprattutto se si guarda al caso della Russia. Sono infatti diverse le testate del Paese che parlano di restituzioni di massa di prodotti acquistati su Ali Express.