Orzaiolo: cos’è, come si cura e quando andare dal medico
L'orzaiolo è un'infezione benigna ma fastidiosa e dolorosa. Come si tratta? Quali sono le tecniche di automedicazione consigliate? Quali sono i trattamenti convenzionali o naturali? Quando consultare un medico? I nostri consigli.
L’orzaiolo è un’infezione che colpisce il bordo libero della palpebra, localizzata nel follicolo pilosebaceo. Nella stragrande maggioranza dei casi, questa infezione di origine batterica, non grave ma dolorosa, è causata dallo stafilococco aureo.
L’orzaiolo è piccolo foruncolo situato sulla radice di un ciglio e attorno a cui la palpebra è rossa, gonfia e particolarmente dolorante.
Nella maggior parte dei casi, l’orzaiolo guarisce spontaneamente in una settimana. Il foruncolo matura e alla radice delle ciglia appare un punto bianco pieno di bus, chiamato bozzolo, ovvero il nocciolo dell’infezione. Non va perforato perché si rischia di aggravare l’infezione. Si aprirà da solo e così il pus se ne andrà.
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Come trattare l’orzaiolo
I trattamenti convenzionali
- Chiudere gli occhi e applicare impacchi sterili di acqua calda sull’orzaiolo per 10 minuti. Da ripetere 2 o 3 volte al giorno;
- Lavare regolarmente gli occhi con soluzione salina;
- I colliri e le creme antisettiche disponibili senza prescrizione medica nelle farmacie possono essere applicate localmente;
- Antidolorifici o farmaci antinfiammatori non steroidei possono aiutare ad alleviare il dolore.
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I trattamenti naturali
- Applicare impacchi di acqua di fiordaliso sull’orzaiolo per alcuni minuti. Da ripetere due volte al giorno;
- Fare un bagno agli occhi. Versare in 25 cl di acqua bollente un pizzico di fiori o petali di camomilla romana, petali di rosa e fiordaliso. Lasciare in infusione 10 minuti. Filtrare e applicare con gli impacchi sull’orzaiolo;
- Contro le infezioni batteriche dell’occhio possono rivelarsi utili anche oligoelementi naturali ionizzati come il rame o l’argento, sotto forma di gocce, da applicare sull’occhio.
Quando consultare un medico?
Quando è consigliabile consultare il proprio medico di famiglia o un oculista?
- In caso di forte dolore;
- Se la palpebra è molto gonfia;
- Se l’occhio diventa rosso;
- In caso di febbre associata;
- In caso di diabete o deficienza immunitaria;
- Se, nonostante le cure, non si nota alcun miglioramento dopo una settimana: nessuna evacuazione di pus, dolore persistente…
- In caso di orzaiolo ricorrenti;
- In caso di orzaiolo interno, cioè ‘seduto’ sotto la palpebra.
In caso di orzaiolo persistente o ricorrente, il medico generico o l’oculista può prescrivere un trattamento antibiotico locale: collirio, pomata, ecc.
Se un orzaiolo persiste nonostante questi trattamenti, può essere necessaria un’incisione sul bordo, eseguita da un chirurgo oculista, consentendo così al pus di evacuare.
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