Omocisteina alta: quali sono i sintomi e cosa mangiare
L’omocisteina alta è una condizione che deve essere attenzionata. Nel momento in cui viene diagnosticata – attraverso un semplice esame del sangue – è necessario rivolgersi tempestivamente al proprio medico.
I valori fuori norma dell’omocisteina, amminoacido sintetizzato nel corso del metabolismo della metionina, possono provocare problematiche di salute non indifferenti, come per esempio problemi di cuore.
Esistono dei segnali che, al di là del risultato dell’esame del sangue, dovrebbero far pensare ai valori alti dell’omocisteina? Nelle prossime righe, risponderemo alla domanda appena ricordata, facendo il punto della situazione sui sintomi dell’omocisteina alta.
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Valori dell’omocisteina alti: i segnali a cui fare attenzione
Uno dei problemi dell’omocisteina alta riguarda il fatto che, prima di trovarsi davanti al risultato degli esami del sangue, non è possibile fare riferimento a particolari sintomi fisici. Le uniche eccezioni riguardano i soggetti che soffrono di problematiche cardiovascolari o che hanno a che fare con carenze nutrizionali, in particolare quelle relative all’apporto di acido folico.
Alla luce di ciò, l’iperomocisteinemia può essere diagnosticata solo a seguito di specifici esami del sangue.
Sono diversi gli approcci risolutivi che si possono adottare nel caso in cui si dovesse riscontrare l’omocisteina alta. Uno di questi è la dietoterapia. Scopriamo, nelle prossime righe, cosa mangiare.
Cosa mangiare in caso di omocisteina alta
La dieta migliore da seguire in caso di omocisteina alta è fortemente personalizzata. Al netto di questo aspetto, ricordiamo l’esistenza di alcuni accorgimenti che possono essere considerati validi in generale.
Uno dei principali riguarda il fatto di iniziare i pasti con piatti a base di verdure a foglia, per esempio la lattuga. Quest’ultima, può essere annoverata tra le migliori fonti di acido folico.
Anche il pesce rappresenta un alleato prezioso a tavola nei casi in cui si ha a che fare con la necessità di aggiustare il tiro dei valori dell’omocisteina. Fonte di acidi grassi essenziali, si contraddistingue altresì per la presenza di vitamine del gruppo B, nutrienti che, come già specificato, sono fondamentali quando si tratta di mantenere regolare il valore del sangue a cui sono dedicate queste righe.
Quando ci si chiede cosa mangiare in caso di omocisteina alta, è bene sottolineare l’importanza di non esagerare con l’apporto di carne. Idealmente, bisognerebbe consumarla solo un paio di volte alla settimana, concentrandosi su quella bianca piuttosto che sulla carne rossa. Ottimi, per esempio, sono il pollo e il tacchino.
Un piatto che si può portare in tavola quando si punta ad abbassare l’omocisteina alta è un petto di tacchino con aromi accompagnato da una bella insalata mista. Come fonte di carboidrati, va benissimo una fetta di pane integrale.
Fondamentali sono anche i legumi, che possono essere accompagnati da cereali integrali o da quinoa.
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