Gli occhi svelano le malattie nascoste: cosa devi sapere

Gli occhi non servono solo a vedere, ma anche a rilevare l'invisibile, rivelando il nostro stato di salute.

E se gli occhi ci servissero a rilevare l’invisibile? Ci permettono, infatti, di vedere cosa succede all’interno del corpo. In altre parole, riflettono il nostro stato di salute. Questa sorprendente capacità è dovuta, innanzitutto, alla trasparenza di questo organo. Cornea, cristallino, retina… Tutto è visibile con una semplice lampada. Inoltre, negli occhi si trova un campione dei diversi tessuti dell’organismo: muscolare, nervoso, epiteliale (all’interfaccia con l’esterno)…

Ora, le malattie colpiscono determinati tessuti. Il coinvolgimento di un tessuto oculare può quindi indirizzare verso una malattia caratterizzata dallo stesso problema, ma che colpisce un altro organo. La retina, tra l’altro, è un’escrescenza del cervello, quindi alcune patologie neurologiche si manifestano al suo livello. Infine, l’occhio è l’unica zona del corpo umano in cui i vasi sanguigni sono accessibili così facilmente. E questi ultimi riflettono la salute degli altri vasi dell’organismo.

Il fondo oculare, indispensabile anche in caso di diabete

È chiaro quindi che il minimo sintomo oculare merita la nostra attenzione. Si consiglia quindi di consultare un medico intorno ai 40 anni, anche in assenza di disturbi apparenti. Con una semplice lampada a fessura [un microscopio che concentra la luce, ndr] si ispezionano la superficie e le strutture interne dell’occhi. L’altro esame di routine, il fondo oculare, permette di osservare la retina in rilievo. È indispensabile effettuarlo ogni anno in caso di diabete.

Glaucoma, cataratta, degenerazione maculare senile: semplici controlli degli occhi che possono rivelarsi preziosi

Alcune patologie si evolvono silenziosamente, come il glaucoma. Quest’ultimo deriva dal deterioramento del nervo ottico a causa della pressione del liquido intraoculare che non riesce a defluire correttamente. Una diminuzione della visione laterale o una sorta di annebbiamento dovrebbero mettere in allarme, ma il deficit visivo diventa invalidante solo in uno stadio già avanzato. Molte persone fanno anche lo struzzo di fronte ai segni della cataratta [calo della vista da lontano, abbagliamento… ndr]. Un esame con la lampada a fessura permette però di effettuare la diagnosi. Quanto alla degenerazione maculare legata all’età (DMLE), anch’essa evolve in modo subdolo. Questo deterioramento di una parte della retina inizia spesso con una perdita di acuità visiva e una leggera deformazione delle linee rette. Una visita intorno ai 50 anni può permettere di individuarla precocemente.

Indizi di malattie vascolari e infiammatorie

Prestare attenzione alla nostra salute oculare può anche metterci sulle tracce di malattie non oftalmologiche. Ad esempio, il bianco dell’occhio che vira al giallo evoca spesso una disfunzione del fegato. Ed esistono molti altri segnali. Se si è colpiti da disturbi visivi per alcuni secondi o minuti (cecità di un occhio, visione doppia…), “i pensa che non sia grave. Eppure, probabilmente un’arteria del cervello si sta ostruendo. Queste manifestazioni, spesso seguite da un ictus cerebrale (AVC), sono un segnale di allarme. Un’altra urgenza: Un riflesso bianco nella pupilla e un leggero strabismo in un bambino possono talvolta segnalare un retinoblastoma, un cancro dell’occhio. Con una diagnosi precoce, otteniamo il 100% di guarigione. In alcuni casi, l’occhio allerta addirittura in modo precoce. Anomalie caratteristiche di un inizio di ipertensione arteriosa sono così visibili durante un esame del fondo oculare. Inoltre, l’uveite (un’infiammazione apparentemente benigna) è la principale manifestazione delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino. Può anche segnalare una spondilartrite, un’infiammazione delle articolazioni della colonna vertebrale e del bacino.

Prospettive nelle malattie del cervello

L’elenco delle patologie che si esprimono a livello oculare, già molto lungo, probabilmente non è ancora esaustivo. Uno studio condotto su dieci anni dalla Dottoressa Catherine Helmer, ricercatrice presso l’Inserm, ha dimostrato che gli individui i cui vasi retinici presentano una tortuosità e un diametro maggiori hanno un rischio più elevato di demenza. “Questi risultati non ci permettono di fare una diagnosi, ma prevediamo di individuare le persone a rischio”, precisa la scienziata. “Il grande vantaggio è che basta un fondo oculare.” Il suo team sta sviluppando strumenti per automatizzare la lettura delle immagini.

In futuro, un esame della retina dovrebbe permettere inoltre di diagnosticare il disturbo bipolare, la schizofrenia e la depressione in meno di dodici ore. È la scommessa della start-up quebecchese diaMentis, che si basa su dati che dimostrano che i tracciati del segnale elettrico retinico differiscono nei malati. Di fronte alle capacità di screening in piena espansione, migliorare l’accesso agli esami è una vera sfida. Ciò ha permesso all’IDx-DR (dispositivo che rileva la retinopatia diabetica) di essere, nel 2018, il primo sistema basato su un’intelligenza artificiale approvato dall’amministrazione americana per la sicurezza dei farmaci per una diagnosi autonoma. E una cinquantina di altre patologie oculari sono in lista d’attesa.

Segni che non devono preoccuparvi

Il bianco dell’occhio rosso

Un piccolo vaso si è rotto e del sangue si accumula sotto la congiuntiva? Questa microemorragia è dovuta a un leggero trauma, o talvolta a un’ipertensione. Si risolve da sola in poche settimane. Ma in caso di dolore, è necessario consultare un medico.

Mosche volanti nel campo visivo

Punti neri che fluttuano e seguono lo sguardo? Frequente, questo fenomeno chiamato “miodesopsia” è legato alla perdita di trasparenza del vitreo, una sorta di gel situato nella parte posteriore del cristallino. Unica soluzione: conviverci. È meglio consultare un medico se il numero di mosche aumenta improvvisamente.

Un anello chiaro intorno all’iride

Questo cerchio biancastro che circonda la parte colorata dell’occhio è un arco senile. Compare negli anziani ed è il risultato di un deposito di colesterolo nella cornea. Se si forma prima dei 50 anni, si consiglia un esame del profilo lipidico.

Un’escrescenza sulla superficie dell’occhio

Si tratta di uno pterigio, termine che deriva dal greco antico e significa “piccola ala”. Di forma triangolare, questo ispessimento della congiuntiva parte dall’angolo interno e si estende verso il centro dell’occhio. È spesso legato a un’esposizione eccessiva al sole, al vento o alla polvere.

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