Non mangia cibo solido da 16 mesi: vomitava ogni qual volta lo faceva
Una studentessa inglese non ingerisce cibo da 16 mesi dopo avere improvvisamente sviluppato una condizione estremamente rara che la fa vomitare ogni volta che mangia.
Jessica Newman, 26 anni, di Brighton, sostiene che il suo ultimo pasto solido è stato il pollo katsu al curry nel giugno dello scorso anno.
Dopo aver perso 12,7 kg in un solo mese, i medici inizialmente hanno liquidato la perdita di peso come avvelenamento da cibo e si sono anche chiesti se la ragazza potesse soffrire di anoressia.
Le analisi, però, hanno rivelato che la studentessa di musica soffre di una sindrome da compressione vascolare multipla, che colpisce solo 500 persone in tutto il mondo.
La ragazza inizialmente è stata nutrita tramite un tubo nel naso per 20 ore al giorno con liquido nutrizionale. Successivamente, a Jessica è stato impiantato un tubo nel petto per nutrirla.
La giovane britannica dovrebbe subire un intervento chirurgico a dicembre e spera di potere finalmente godersi una cena di Natale con la sua famiglia.
La ragazza, che vive con il fidanzato Steve, ha dichiarato al Daily Mail che “mi manca tanto il cibo. Anche quando non ho fame, desidero solo del buon cibo. Mi manca mangiare più di ogni altra cosa. È stato davvero difficile per me ma più a lungo sto senza cibo più diventa facile. È più difficile quando le persone mangiano intorno a me. Quando Steve si siede per mangiare lo guardo con desiderio ma so che non posso farlo. Non voglio, però, che le persone si sentano a disagio quando hanno del cibo accanto a me“.
Più di ogni altra cosa a Jessica manca la cioccolata.
Jessica ha cominciato a vomitare dopo ogni pasto mentre studiava al British Institute of Modern Music. Inizialmente pensava di avere un problema allo stomaco, finché non ha continuato a essere malata per settimane. I medici erano incerti sul modo migliore per trattare la ragazza e le raccomandavano dei cambiamenti nell’alimentazione che non l’aiutava.
Dopo aver perso molto peso, la ragazza è stata visitata da uno specialista che le ha fatto delle scansioni, concentrandosi sulle arterie presenti nello stomaco. Di conseguenza, sono state diagnosticate ben quattro sindromi che hanno limitato la funzione intestinale della ragazza.
Ciò fa sì che le arterie nello stomaco della ragazza comprimano e pizzichino le pareti del suo intestino, rischiando così di farla morire di fame.
Dapprima Jessica è stata nutrita con un sondino che dal naso giungeva fino allo stomaco e per otto settimane è stata alimentata così per più di 20 ore al giorno.
La ragazza è stata costretta a trasportare una sacca pesante con sé, contenente un litro di sostituti alimentari e fluidi nutrizionali da 1.500 calorie.
Il peso, però, è cominciato a diventare insopportabile e così, nel mese di luglio, Jessica è stata sottoposta a un intervento chirurgico per installare un impianto nutrizionale nel suo cuore.
Jessica ha trascorso circa sei settimane in ospedale per permettere al suo corso di adattarsi alnuovo modo di assorbire il cibo, poi è dimessa alla fine di agosto.
Adesso la ragazza assume 1.500 calorie di liquidi nutrizionali di notte tramite un dispositivo.
“Ho ancora un tubo che le persone possono vedere ma non mi disturba affatto“, ha detto.
I medici adesso sperano di operare la ragazza a dicembre in modo da poter mangiare la cena di Natale. L’obiettivo, infatti, è permettere che possa mangiare senza bisogno di tubi.