Mpox, quali sono i sintomi del vaiolo delle scimmie?

Il Mpox, noto come vaiolo delle scimmie, presenta sintomi complessi e variazioni cliniche. Febbre ed eruzione cutanea sono solo alcuni dei segnali di questa malattia.

Il Mpox, nuova denominazione del vaiolo delle scimmie, si manifesta con una serie di sintomi ben definiti. Dopo un periodo di incubazione variabile tra 5 e 21 giorni, la malattia si distingue per una fase prodromica caratterizzata da febbre, cefalea intensa, linfonodi ingrossati (linfoadenopatia), mal di schiena, mialgia e debolezza profonda. L’eruzione cutanea, che compare entro pochi giorni dall’inizio della febbre, inizia solitamente sul viso e si diffonde ad altre parti del corpo, con un coinvolgimento significativo delle estremità e delle mucose.

Caratteristiche uniche delle lesioni cutanee

L’eruzione cutanea associata al Mpox evolve attraverso diverse fasi, da macule a papule, vescicole, pustole e infine croste. A differenza della varicella, le lesioni del Mpox sono uniformi in dimensione e maturazione per ogni sito anatomico. Questo aspetto è cruciale per la diagnosi differenziale rispetto ad altre malattie simili. Il coinvolgimento oculare, genitale e delle mucose orali è comune e può portare a complicanze gravi come ulcere corneali e cecità.

Variabilità nell’incubazione e sintomi atipici

L’epidemia mondiale del 2022 ha evidenziato alcune differenze significative rispetto ai focolai precedenti. Il periodo di incubazione può essere più breve, oscillando tra 2 e 8 giorni, e in quasi il 50% dei casi, i sintomi prodromici non si manifestano. In alcuni pazienti, le lesioni cutanee compaiono direttamente come primo sintomo, senza febbre o altri segnali sistemici, e possono essere limitate a una singola lesione. Sono stati riportati anche casi asintomatici o subclinici.

Complicanze e gruppi a rischio

Le complicanze del Mpox possono includere infezioni batteriche secondarie, broncopolmonite, sepsi, encefalite e infezioni oculari con rischio di perdita della vista. Inoltre, sono state osservate complicanze genitali, perianali e orali, come proctite e tonsillite. Sebbene il Mpox sia generalmente autolimitante e duri da 2 a 4 settimane, alcune persone, in particolare bambini, donne in gravidanza e individui con un sistema immunitario compromesso, possono sviluppare forme più gravi che richiedono il ricovero ospedaliero. La prognosi varia a seconda di diversi fattori, tra cui lo stato di salute preesistente e la vaccinazione.

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