Papa Francesco: le cause ufficiali del decesso e il certificato di morte
Papa Francesco muore a 88 anni per ictus cerebrale, coma e collasso cardiocircolatorio. Il Vaticano conferma le cause del decesso, legate a pregresse patologie.
Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, si è spento alle 7:35 del 21 aprile 2025 nella sua residenza alla Domus Santa Marta, in Vaticano. Il Pontefice, nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, muore a 88 anni.
Il professor Andrea Arcangeli, direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, ha certificato le cause del decesso: ictus cerebrale, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile. La Sala Stampa vaticana ha reso pubblico il certificato di morte, confermando l’accertamento tramite registrazione elettrocardiotanatografica.

Le cause del decesso
Il certificato medico elenca le patologie che hanno portato alla morte di Papa Francesco: un ictus cerebrale, un evento acuto che danneggia il cervello per l’interruzione del flusso sanguigno, seguito da un coma e da un collasso cardiocircolatorio irreversibile, ovvero l’arresto definitivo delle funzioni cardiache e circolatorie. Arcangeli ha specificato che il Pontefice soffriva di condizioni pregresse, tra cui un episodio di insufficienza respiratoria acuta causata da una polmonite bilaterale multimicrobica, bronchiectasie multiple, ipertensione arteriosa e diabete di tipo II. Queste patologie hanno aggravato il quadro clinico, rendendo il recupero impossibile.
Cos’è l’ictus cerebrale
Un ictus cerebrale, noto anche come stroke, si verifica quando un’arteria cerebrale si ostruisce (ictus ischemico) o si rompe (ictus emorragico), interrompendo l’apporto di ossigeno al cervello. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ictus rappresenta una delle principali cause di morte e disabilità a livello globale, con circa 15 milioni di casi annuali. I sintomi includono improvvisa debolezza, difficoltà di parola e perdita di coordinazione. Nel caso di Papa Francesco, l’ictus ha causato un rapido deterioramento, culminato nel coma, uno stato di incoscienza profonda, e nel collasso cardiocircolatorio, che ha segnato la fine della sua vita.
Le condizioni pregresse
Le patologie pregresse di Papa Francesco hanno giocato un ruolo cruciale. La polmonite bilaterale multimicrobica, contratta in passato, ha compromesso la funzione polmonare, mentre le bronchiectasie multiple, dilatazioni anomale dei bronchi, hanno aumentato la vulnerabilità alle infezioni respiratorie. L’ipertensione arteriosa, pressione sanguigna elevata, ha rappresentato un fattore di rischio per l’ictus, e il diabete di tipo II ha contribuito a complicazioni cardiovascolari. Queste condizioni, gestite nel tempo, non hanno impedito al Pontefice di svolgere il suo ministero, ma hanno reso il suo organismo più fragile di fronte a un evento acuto.
La certificazione medica
Il professor Arcangeli dichiara: “Certifico che Sua Santità Francesco (Jorge Mario Bergoglio), nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936, residente nella Città del Vaticano, cittadino vaticano, è deceduto alle ore 7.35 del giorno 21/04/2025 nel suo appartamento presso la Domus Santa Marta (Città del Vaticano) per: ictus cerebri, coma, collasso cardiocircolatorio irreversibile in soggetto affetto da: pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica, bronchiectasie multiple, ipertensione arteriosa, diabete tipo II. L’accertamento della morte è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardiotanatografica. Dichiaro che le cause della morte, secondo la mia scienza e coscienza, sono quelle su indicate”. La dichiarazione, resa pubblica, garantisce trasparenza sulle circostanze del decesso.
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