Mini SE Countryman ALL4, lo stile si rinnova
MILANO (ITALPRESS) – Aggiornata nel design, nella tecnologia e nei contenuti, ma sempre fedele allo stile del marchio premium britannico. La nuova MINI Countryman SE ALL4, il modello più grande e versatile della famiglia, punta a chi vuole viaggiare comodo e senza pensieri, non solo nel traffico quotidiano ma anche nei viaggi a lunga distanza.
In città, grazie al sistema ibrido plug-in, il motore a benzina della nuova MINI Countryman non si accende quasi mai, lasciando spazio a quello elettrico con un’autonomia che arriva a 61 chilometri.
Eccetto qualche piccolo ritocco, l’ultimo restyling non ha alterato i tratti distintivi dell’iconica britannica: la Mini Countryman Plug-in Hybrid si riconosce per i nuovi paraurti dal disegno rivisto, prese d’aria più grandi sul davanti e fari a LED di serie, che in quelli posteriori ripropongono il design della Union Jack.
Una volta saliti a bordo, a spiccare su tutto è il sistema di infotainement con schermo da 8 pollici, ma la vera novità tech è il quadro strumenti completamente digitale che, che però viene proposto soltanto come optional.
Il sistema a trazione integrale ibrido plug-in combina un motore a benzina 3 cilindri con uno elettrico, alimentato da una batteria agli ioni di litio che raggiungono i 9,6 kilowattora portando così l’autonomia elettrica tra i 55 e i 61 chilometri.
220 i CV complessivi, cambio automatico steptronic a 6 rapporti e prestazioni di tutto rispetto: da 0 a 100 in 6,8 secondi e velocità massima di 196 chilometri orari. L’auto è scattante e grintosa, ma il peso maggiorato, dovuto alla batteria, si sente.
Nel ciclo combinato Countryman SE non oltrepassa i due litri per 100 chilometri, per un grado di emissioni di CO2 tra i 39 e i 44 grammi.
Il prezzo cambia in base all’allestimento: si parte da 45.350 euro per la versione base e si arriva a 51.850 per la più ricca e sportiva John Cooper Works.
(ITALPRESS).
In città, grazie al sistema ibrido plug-in, il motore a benzina della nuova MINI Countryman non si accende quasi mai, lasciando spazio a quello elettrico con un’autonomia che arriva a 61 chilometri.
Eccetto qualche piccolo ritocco, l’ultimo restyling non ha alterato i tratti distintivi dell’iconica britannica: la Mini Countryman Plug-in Hybrid si riconosce per i nuovi paraurti dal disegno rivisto, prese d’aria più grandi sul davanti e fari a LED di serie, che in quelli posteriori ripropongono il design della Union Jack.
Una volta saliti a bordo, a spiccare su tutto è il sistema di infotainement con schermo da 8 pollici, ma la vera novità tech è il quadro strumenti completamente digitale che, che però viene proposto soltanto come optional.
Il sistema a trazione integrale ibrido plug-in combina un motore a benzina 3 cilindri con uno elettrico, alimentato da una batteria agli ioni di litio che raggiungono i 9,6 kilowattora portando così l’autonomia elettrica tra i 55 e i 61 chilometri.
220 i CV complessivi, cambio automatico steptronic a 6 rapporti e prestazioni di tutto rispetto: da 0 a 100 in 6,8 secondi e velocità massima di 196 chilometri orari. L’auto è scattante e grintosa, ma il peso maggiorato, dovuto alla batteria, si sente.
Nel ciclo combinato Countryman SE non oltrepassa i due litri per 100 chilometri, per un grado di emissioni di CO2 tra i 39 e i 44 grammi.
Il prezzo cambia in base all’allestimento: si parte da 45.350 euro per la versione base e si arriva a 51.850 per la più ricca e sportiva John Cooper Works.
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