Meningite scambiata per mal di schiena: così è morta Valeria, 27 anni
Una giovane donna, Valeria Fioravanti, è morta a causa della meningite, ma una recente perizia rivela errori medici e diagnosi sbagliate.
Nel gennaio del 2023, la città di Roma fu scossa dalla tragica morte di Valeria Fioravanti, una giovane donna di soli 27 anni. La causa della sua morte fu la meningite, ma quanto emerso da una recente perizia ha gettato luce su errori medici che hanno contribuito a questa tragedia.
Diagnosi Errate e Prescrizioni
Valeria Fioravanti iniziò a sentirsi male nel periodo natalizio, quando si rivolse al policlinico Campus Biomedico per un foruncolo infiammato sotto l’ascella destra. Tuttavia, in seguito, Valeria accusò altri sintomi, tra cui mal di testa e malori generali. Al suo secondo ricovero, presso il policlinico Casilino, le venne diagnosticata una semplice cefalea, e le fu prescritto il farmaco antidolorifico Toradol. Purtroppo, mentre il farmaco alleviava temporaneamente i sintomi di Valeria, la meningite si stava sviluppando silenziosamente nel suo corpo.
Errori Medici e Mancata Diagnosi
Dopo un terzo ricovero, questa volta presso l’ospedale San Giovanni Addolorata, le condizioni di Valeria continuarono a peggiorare, ma ancora una volta le venne diagnosticata una lombo sciatalgia. Questa diagnosi errata si rivelò fatale, poiché la meningite non venne riconosciuta e non furono eseguiti gli esami diagnostici necessari per identificarla. Questi errori medici hanno contribuito in modo significativo alla tragedia che si è verificata.
Rischio di Processo per Omicidio Colposo
Solo ora, a distanza di mesi dalla morte di Valeria Fioravanti, una perizia ha portato alla luce questi errori medici. Come risultato, tre operatori sanitari rischiano di essere processati con l’accusa di omicidio colposo.
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