Meloni “Sui vaccini c’è confusione, dall’Ue incapacità e lentezza”
ROMA (ITALPRESS) – “Mi pare che ci sia molta confusione, intanto sulle priorità. Quando leggo che più di metà degli over 80 non ha ricevuto il vaccino vuol dire che c’è qualcosa che non va”. Lo ha detto a “Live-Non è la D’Urso”, su Canale 5, il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, in merito alla campagna vaccinale.
“Si doveva partire dai più anziani e dai più fragili, invece si è proceduto con altri criteri. Leggo che è stato vaccinato Andrea Scanzi, giornalista di 46 anni…”, ha spiegato Meloni, che ha aggiunto: “Si doveva spingere anche sulla vaccinazione domiciliare per gli anziani”.
Il leader di Fdi ha parlato anche dell’Unione Europea: “Se esiste e chiede quello che chiede, su alcune cose dovrebbe mostrarsi utile. Quello dei vaccini era uno di questi temi, ma purtroppo abbiamo visto lentezza, incapacità e la vergogna di contratti segreti con le case farmaceutiche in cui l’impegno che prendevano era fare il ‘loro megliò. L’Unione Europea si è mostrata incapace nel migliore dei casi e nel peggiore sottomessa alle case farmaceutiche”. “E’ stata la più grande sconfitta dell’Europa dai trattati del ’57”, ha aggiunto.
E sul fronte delle norme anti-Covid “servono cose sensate. Tutti siamo disposti a fare sacrifici, ma mi devono spiegare perchè chiudiamo ristoranti e palestre, ma poi i mezzi pubblici sono stipati di gente”, ha spiegato Meloni, per la quale “se il distanziamento è uno strumento non si può dire che i mezzi pubblici non sono veicoli di contagio”, ha aggiunto. Per il presidente di Fdi “sono state prese decisioni facili, ma non è detto che siano state la scelta giusta. Dopo un anno siamo ancora al lockdown, vuol dire che le cose non sono andate come speravamo”.
“Si doveva partire dai più anziani e dai più fragili, invece si è proceduto con altri criteri. Leggo che è stato vaccinato Andrea Scanzi, giornalista di 46 anni…”, ha spiegato Meloni, che ha aggiunto: “Si doveva spingere anche sulla vaccinazione domiciliare per gli anziani”.
Il leader di Fdi ha parlato anche dell’Unione Europea: “Se esiste e chiede quello che chiede, su alcune cose dovrebbe mostrarsi utile. Quello dei vaccini era uno di questi temi, ma purtroppo abbiamo visto lentezza, incapacità e la vergogna di contratti segreti con le case farmaceutiche in cui l’impegno che prendevano era fare il ‘loro megliò. L’Unione Europea si è mostrata incapace nel migliore dei casi e nel peggiore sottomessa alle case farmaceutiche”. “E’ stata la più grande sconfitta dell’Europa dai trattati del ’57”, ha aggiunto.
E sul fronte delle norme anti-Covid “servono cose sensate. Tutti siamo disposti a fare sacrifici, ma mi devono spiegare perchè chiudiamo ristoranti e palestre, ma poi i mezzi pubblici sono stipati di gente”, ha spiegato Meloni, per la quale “se il distanziamento è uno strumento non si può dire che i mezzi pubblici non sono veicoli di contagio”, ha aggiunto. Per il presidente di Fdi “sono state prese decisioni facili, ma non è detto che siano state la scelta giusta. Dopo un anno siamo ancora al lockdown, vuol dire che le cose non sono andate come speravamo”.
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