Meglio bere caffè amaro o zuccherato? Cosa fa più bene alla salute?
Amaro o dolce? Quale tipo di caffè scegliere e perché...
Il caffè è una delle bevande più popolari al mondo, amato per la sua capacità di fornire energia ed aumentare la concentrazione. Molte persone si chiedono se sia meglio berlo caffè amaro o zuccherato. Scopriamolo insieme.
Il caffè è originario dell’Africa, e più precisamente dell’Etiopia: la leggenda narra che un pastore notò che le sue capre diventavano molto attive dopo aver mangiato le bacche di questa pianta. Decise di provare e notò gli stessi effetti su di lui. Oggi viene coltivato in molti paesi, tra cui Brasile, Vietnam, Colombia, Indonesia, Etiopia e molti altri.
Benefici e svantaggi del caffè amaro
Questa opzione è preferita perché permette di gustare il sapore naturale: inoltre può essere una scelta migliore per coloro che cercano di mantenere una dieta a basso contenuto calorico. Tra i benefici principali, oltre a contenere meno calorie, il caffè amaro può aiutare a regolare il livello di zucchero nel sangue per chi soffre di diabete. Tra gli svantaggi un gusto forte e amaro che non è gradito da tutti senza l’aggiunta di latte o panna.
Pro e contro del caffè zuccherato
Il caffè con l’aggiunta di zucchero o altri dolcificanti come il miele o lo sciroppo d’acero? Ne vanno matti i consumatori che adorano i sapori dolci e chi ha bisogno di un’immediata spinta di energia. Ma può aumentare la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore legato al benessere e al piacere.
Uno dei maggiori svantaggi riguarda il possibile aumento di peso con il rischio di obesità, diabete e altre malattie correlate. Ci possono però essere effetti negativi sulla salute orale: lo zucchero può causare carie dentarie. Ma il caffè dolce può mascherare il sapore amaro rendendo più facile la dipendenza dalla caffeina.
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