Mangiare in bianco quando si sta poco bene serve al nostro corpo? Ecco la risposta
Scopri se mangiare in bianco è veramente utile quando ci si sente poco bene e come questo tipo di alimentazione può aiutare il nostro corpo a riprendersi più velocemente.
Mangiare in bianco è un’espressione popolare che indica un tipo di alimentazione a base di cibi semplici e non elaborati, privi di condimenti e spezie, e in generale di bassa complessità nutrizionale. Si tratta di un approccio comunemente raccomandato quando si sta poco bene, in particolare in caso di disturbi gastrointestinali, come diarrea, vomito o indigestione. Ma mangiare in bianco è veramente utile per il nostro corpo quando ci sentiamo poco bene? Esploreremo le basi scientifiche di questa pratica e come essa può effettivamente aiutare a ripristinare il benessere.
La scienza dietro mangiare in bianco
Il concetto di mangiare in bianco si basa sull’idea che, in certe condizioni di salute, il nostro corpo possa beneficiare di un’alimentazione meno complessa e più facilmente digeribile. Durante un episodio di malattia, soprattutto se caratterizzato da sintomi gastrointestinali, il sistema digestivo potrebbe essere temporaneamente indebolito o compromesso, rendendo più difficile l’assimilazione e l’assorbimento dei nutrienti.
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Mangiare in bianco, quindi, permette di offrire al corpo un’opportunità di riposo e recupero, riducendo lo sforzo richiesto per digerire e assimilare gli alimenti. Questo può essere particolarmente utile nei casi in cui si verificano infiammazioni o irritazioni della mucosa gastrica o intestinale, come durante un’infezione gastrointestinale o una gastrite.
Cibi consigliati quando si mangia in bianco
I cibi che caratterizzano una dieta in bianco sono generalmente a basso contenuto di grassi, privi di spezie e condimenti, e facilmente digeribili. Tra questi, possiamo includere:
riso: è un alimento di base nella dieta in bianco, grazie al suo basso contenuto di grassi e alla sua capacità di assorbire liquidi, che aiuta a regolare il transito intestinale. È preferibile scegliere il riso bianco, che ha un minor contenuto di fibra rispetto al riso integrale, e quindi risulta più digeribile.
patate: lessate o al vapore, sono un’altra fonte di carboidrati facilmente digeribili e povere di grassi. Possono essere consumate schiacciate, per facilitarne ulteriormente la digestione.
carne bianca: pollo o tacchino, preferibilmente bolliti o al vapore, sono fonti di proteine magre e facilmente assimilabili, ideali per una dieta in bianco.
pesce bianco: come la carne bianca, il pesce bianco (come merluzzo, orata o branzino) fornisce proteine di alta qualità e un basso contenuto di grassi. Anche in questo caso, è preferibile cuocerlo al vapore o bollirlo.
verdure cotte: alcune verdure, come zucchine, carote o spinaci, possono essere incluse nella dieta in bianco se cotte in modo adeguato, come al vapore o bollite, e in porzioni moderate. La cottura aiuta a ridurre il contenuto di fibra, rendendole più digeribili.
crackers o pane bianco: come fonte di carboidrati, i crackers o il pane bianco possono essere utili, purché non contengano grassi aggiunti, come burro o margarina.
brodo di pollo o verdure: un brodo leggero, senza grassi aggiunti, può fornire idratazione e sostegno nutrizionale senza appesantire il sistema digestivo.
Quando è opportuno mangiare in bianco?
Mangiare in bianco può essere utile in diverse situazioni in cui il sistema digestivo è compromesso o indebolito. Alcuni esempi includono:
- infezioni gastrointestinali, come gastroenterite virale o batterica
- gastrite o ulcere peptiche
- diarrea o sindrome dell’intestino irritabile
- dopo un intervento chirurgico al tratto gastrointestinale
- durante la convalescenza da una malattia sistemica, come l’influenza
Tuttavia, è importante sottolineare che la dieta in bianco non è una soluzione a lungo termine, né è adatta a tutti i tipi di disturbi o condizioni. Una dieta in bianco non fornisce tutti i nutrienti necessari per un’adeguata nutrizione e non è pensata per essere seguita indefinitamente. Inoltre, in alcune situazioni, potrebbe essere più appropriato seguire una dieta specifica, studiata in base alle esigenze individuali e alle condizioni di salute.
Mangiare in bianco può essere un valido strumento per aiutare il nostro corpo a recuperare quando ci sentiamo poco bene, in particolare in presenza di disturbi gastrointestinali. Offrendo al sistema digestivo un’opportunità di riposo e riducendo lo sforzo richiesto per digerire e assimilare gli alimenti, una dieta in bianco può contribuire a favorire il benessere e la guarigione.
Infine, è importante ricordare che questa pratica non è adatta a tutti e non dovrebbe essere seguita per lunghi periodi, in quanto non fornisce un’adeguata nutrizione. In caso di dubbi o domande, è sempre consigliabile consultare un medico o un dietista per ricevere indicazioni specifiche in base alle proprie esigenze e condizioni di salute.
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