Ha mal di testa, per il medico sono cervicali ma muore per un aneurisma
Il 16 febbraio 2022, Gino Iori, un falegname di 55 anni, è entrato al pronto soccorso del San Camillo-Forlanini di Roma con un forte mal di testa. Purtroppo, dopo i controlli, è stato inviato a casa con una diagnosi errata.
Il medico di turno ha ritenuto che il suo mal di testa fosse causato da una cervicale dovuta alla contrattura dei muscoli del collo e che potesse essere curato con farmaci ordinari. Tuttavia, solo quattro giorni dopo, Gino Iori è morto a causa di un aneurisma cerebrale.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il medico di turno, Giuseppe Cicardo, avrebbe potuto salvare la vita di Gino Iori se avesse seguito i protocolli e gli avesse prescritto una tac cerebrale. Purtroppo, la negligenza medica ha avuto conseguenze fatali per Gino Iori. Ora, Giuseppe Cicardo dovrà affrontare un processo legale e la prima udienza è stata fissata per il 25 gennaio 2025.
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La vicenda
I dolori di Gino Iori sono iniziati nei primi giorni di febbraio 2022 e ha fatto la sua prima visita al pronto soccorso il 6 febbraio. Dopo due ore, è stato dimesso con un antinfiammatorio prescritto dal medico indagato. Tuttavia, dopo quattro giorni di riposo e cura, non ha mostrato alcun miglioramento. Su suggerimento del suo fratello, che si è costituito parte civile nel caso, Gino Iori si è diretto al suo medico di base, ma durante il tragitto ha perso conoscenza e non si è più risvegliato. Dopo sei giorni di agonia, è morto in ospedale.
La morte di Gino Iori è una tragica testimonianza delle conseguenze che possono derivare da una diagnosi errata e da una negligenza medica. Il suo caso mette in evidenza l’importanza di seguire i protocolli medici appropriati e di garantire un’adeguata valutazione e cura dei pazienti. La famiglia di Gino Iori cerca giustizia per la sua morte e il processo legale sarà un’occasione per determinare le responsabilità e trarre insegnamenti da questa dolorosa esperienza.
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